Qualcuno che ho amato molto,
una volta mi ha dato
una scatola piena di tenebre.
Mi ci sono voluti anni per capire
che anche questo è stato un regalo.
- Mary Oliver
Un bambino che era nel mio gruppo durante il "Dialogo nel buio" ha chiesto a Rosanna "ma tu cosa vedi?" e lei ha risposto "quello che vedi tu con un gomito" - a significare che per loro questo senso non esiste, non c'è nemmeno nella loro percezione ciò che noi chiamiamo buio.
Quello che noi definiamo assenza di luce per loro non esiste, perché non ne conoscono l'opposto (salvo il caso di ipovedenti o persone che comunque non sono nate cieche e per un periodo hanno potuto fare esperienza in tal senso).
La frase che ho scelto oggi parla forse dell'altro tema di cui abbiamo parlato lunedi, ovvero il trovare significati diversi a ciò che ci accade, attraverso un percorso personale.
Mi capita spesso di sentire al termine di una terapia la stessa persona - che era arrivata maledicendo quei sintomi o odiando la persona che l'aveva ferita - arrivare a dire che grazie a quell'evento negativo finalmente era arrivata a comprendere aspetti di sé che mai avrebbe immaginato, scoperto bisogni inascoltati da troppo tempo, finendo per vedere come un dono quella "scatola piena di tenebre" con la quale era arrivata e dentro la quale si era coraggiosamente avventurata insieme a me.
Grazie a questa frase inoltre ho scoperto questa superba poetessa americana, che ha fatto della natura la metafora perfetta per esprimere i contraddittori aspetti dell'animo umano (trovate qui e qui alcune sue poesie)
Ho chiuso i miei occhi e ho parlato con te
in mille modi silenziosi
conoscere la propria ombra
è il miglior metodo
per affrontare le ombre delle altre persone
- C.G.Jung
buon week end
virginia
(fonte immagini: Pinterest qui)
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