Io non sono ciò che mi è accaduto.
Io sono ciò che scelgo di diventare.
(C.G.Jung)
Giovedì scorso abbiamo parlato di aprire porte verso nuove possibilità di sviluppo di sé (se lo hai perso lo trovi qui) ed ecco una chiave di lettura che ci dà in proposito la frase di Jung.
Si tratta di vedere le cose da un altro punto di vista.
Perché spesso ci identifichiamo fortemente con la nostra storia, le nostre ferite, le "etichette" che gli altri ci hanno attribuito, perdendo di vista che l'inconscio è plastico, trasformativo e che - secondo una visione che è anche della Psicosintesi - non contiene solo i depositati del passato, bensì raccoglie tutte le qualità e risorse che possono fare emergere "ciò che scegliamo di diventare".
Il presupposto però è che smettiamo di lottare contro i mulini a vento che ci fossilizzano in dinamiche sterili o copioni inutili - dettati dalle false immagini che ci hanno o ci siamo attribuiti - alleggerendo la nostra identità verso nuovi equilibri.
è un lavoro paziente e consapevole, di espressione di quei bisogni e desideri che avete riscoperto strada facendo...
E concederti di diventare finalmente quella che sei.
Io esisto così come sono,
e questo basta.
(Walt Withman)
Io sono.
(e va bene così)
buon week end
virginia
(fonte immagini_ Pinterest)
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