lunedì 30 gennaio 2012

Domande e risposte



Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde” (A. Baricco – Castelli di rabbia, 1991)
Questa frase me la inviò moltissimi anni fa una delle mie più care amiche, in un momento particolare e difficile della mia vita. Gliene sono sempre stata grata. 
Il libro l'ho letto qualche anno dopo e ne sono rimasta affascinata, come sempre avviene di fronte a quella prosa poetica che sono i testi di Baricco (adesso sul mio comodino, in attesa, c'è l'ultimo,  Mr Gwyn).
Quella frase però mi è sempre rimasta dentro, ed è tornata prepotentemente alla memoria, l'altro giorno, quando ho trovato un'altra frase che le somiglia un po' “Ci sono anni che fanno domande e anni che rispondono” (Z.N. Hurston).
Da piccoli ci insegnano che quando ci viene fatta una domanda occorre rispondere, quindi ci aspettiamo che anche quando facciamo domande a noi stessi ci dobbiamo risposte immediate e risolutive. E se invece non fosse così?
A volte, accadono cose che sono come domande, accadono eventi piccoli o grandi che siano, che ci mettono di fronte a esperienze verso le quali non siamo preparati e che ci colgono alla sprovvista, quindi nessuna risposta è pronta per mettere a tacere l'ansia, per porre fine a quell'interrogativo che ci fa stare sul filo dell'incertezza. Ci diamo lo stesso affanosamente da fare per trovare risposte.
Ma LA Risposta, quella che aggiusta e consola, che placa e dona significato, non arriva.
A volte la risposta non c'è.
Non può esserci in quel momento.
Non è ancora stata vissuta, sofferta, maturata o gioita.
Perché per certe risposte è necessario un processo.
Un percorso interiore ed esteriore, perché spesso abbiamo bisogno di attraversare ulteriori esperienze per poter dare un senso a quello che ci è accaduto.
È la vita che risponde. Sono gli anni, il tempo.
A volte ci obbligano a rivedere risposte affrettate, altre volte ci concedono l'illuminazione di una interpretazione inimmaginata.
È così che all'improvviso, mentre stavi facendo tutt'altro, mentre mai e poi mai ti saresti aspettato un'onda anomala emotiva, questa ti colpisce all'improvviso, ti travolge e allo stesso tempo ti riempie di senso, quello sperduto, che credevi di non poter più trovare.
È sorpresa.
È piacere e dolore insieme.
È un qualcosa che si spezza dentro.
Incrina certezze, costruite per necessità, per difesa, per paura.
Col senno di poi, vaghi a ritroso e ti accorgi che i sentori di quel cambiamento di prospettiva erano già nell'aria da un po'... ma li avevi sottovalutati, non ascoltati oppure scacciati, per timore che riaprissero porte ormai chiuse.
Adesso invece tutto è lì, tutto il male, tutto il bene, gli sbagli, le cose belle, tutto insieme inserito in un disegno più ampio, che apre e non limita, che include e non rifiuta.
Quando la vita risponde, è un momento magico.
Quando la vita risponde, possiamo semplicemente partecipare e dirle grazie.  

virginia

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