lunedì 4 luglio 2016

Rilassamento da vacanza



È ovvio che in vacanza ci si rilassa – direte voi – non è mica una novità!
In realtà non è così automatico come si crede.

il rilassamento è ciò che accade
quando smetti di creare tensione”
(J. Levey)

Partendo da questo assunto di base, è necessario un atto volitivo di quiete per riuscire a fermare non solo le attività concrete ma anche i pensieri e le preoccupazioni mentali.
In vacanza ci si prende una sosta dal tempo frenetico delle giornate di lavoro, dai ritmi incalzanti e dagli impegni quotidiani, ma non è detto che non ce ne creiamo di nuovi e diversi, “adattati” al luogo di villeggiatura.
Per questo motivo mi è venuto in mente di suggerirvi alcuni semplici esercizi creati a partire da stimoli naturali cui potete facilmente agganciarvi come ancora di presenza e concentrazione, e che sono elementi presenti nei luoghi naturali che spesso sono meta di ferie.
Valgono sempre gli accorgimenti di base che abbiamo visto qui, ma complice un lettino da spiaggia o una coperta da picnic, sarà più facile accedere a uno spazio di pausa interiore.
Inoltre, per accentuare l'efficacia dell'esercizio, potete inserirlo dopo il rilassamento della pesantezza che abbiamo provato qui.

Il potere delle onde

Ascolto e mi concentro sul suono delle onde del mare.
Entro pienamente nel ritmo dell'acqua che arriva sulla battigia e poi torna indietro lasciando il segno umido del suo passaggio.

Immagino che ogni onda che si infrange liberi un'energia di benessere che posso respirare a pieni polmoni [qui potete personalizzarlo, immaginando che l'onda porti ciò di cui avete più bisogno in questo momento: es. la calma, la serenità, la salute psicofisica ecc...]
e ogni onda che torna al mare, porti via con sé qualcosa di cui mi voglio liberare [anche qui da personalizzare] come se prosciugasse dentro di me l'energia pesante, portandola via lontano nel grande mare che la disperderà...

Seguo col respiro il venire e l'andare delle onde e percepisco ogni volta il riempirmi di energia pulita e lasciare andare via ciò che mi appesantisce.
[continuare così, concentrandosi sul suono delle onde associato al respiro, fino a che sentite che avete raggiunto un equilibrio di benessere]


Il vento purificatore

Mi concentro sulla sensazione del vento sulla pelle.
Immagino qualcosa di cui mi voglio liberare – un pensiero, una preoccupazione, una emozione... – come se fosse una polvere che copre parte del mio corpo.
Ne immagino il colore, la consistenza, la localizzazione e l'estensione.

Immagino che l'aria che mi attraversa possa portare via con sé poco a poco questa polvere, cercando di concentrare l'attenzione sulla parte (o sulle parti) del corpo dove la percepisco di più, immaginando i granelli che si staccano e il vento che li porta via, lasciando spazio pian piano di nuovo alla pelle libera e alla conseguente sensazione di leggerezza e liberazione.

[Proseguire in questo modo finché non si riesce a visualizzare tutte le parti prive di polvere e concentrandosi sul respiro fissare nella memoria la sensazione di libertà e benessere che ne consegue.]

La passeggiata liberatoria

Immagino di essere lungo un sentiero di montagna, sto per intraprendere una rilassante passeggiata per godermi la natura, ma sento che ho sulle spalle uno zaino troppo pesante.
È carico di tutte le preoccupazioni, i problemi e pensieri che mi opprimono ogni giorno.
Ne percepisco tutto il peso e il senso di oppressione che mi dà il camminare con tutto questo carico.

Decido che posso proseguire liberandomi strada facendo di ciò che mi zavorra.
Faccio un pezzo di strada e poi mi fermo e aprendo lo zaino estraggo un oggetto o simbolo che rappresenta uno dei miei pesi interiori.
Lo lascio sul ciglio della strada e poi rimettendo lo zaino in spalla proseguo nel mio cammino, sperimentando come mi sento più leggero/a.

Dopo ancora un po' di tempo, sento che è il momento di lasciar andare qualcos'altro e di nuovo mi fermo per estrarre dallo zaino un altro elemento che mi impedisce di essere spensierato/a.
Di nuovo riparto, assaporando questa ulteriore liberazione, cominciando a godermi il panorama, perché il mio sguardo non è più a terra, oppresso dai macigni del mio animo.

[andare avanti finché non ci si è liberati di tutto quello che si desidera fino a sperimentare una lieve camminata, la leggerezza del non avere pesi nello zaino e respirando fissare nella memoria questa sensazione di benessere]

Non mi resta che augurarvi un rilassamento profondo e delle vacanze portatrici di rinnovata energia

buona settimana
virginia