mercoledì 13 giugno 2012

Storia di Angela, Storia di Abuso.



Questa è Angela . Il suo nome è inventato, ma per me lei è Angela. La incontro in una giornata che sa di pioggia che non vuole bagnare, come i suoi occhi, che sanno di lacrime che non vogliono uscire (1) .

È una bella quarantenne con occhi neri e capelli neri,esageratamente neri. Il tono della sua voce è deciso, forte e monocorde, il suo eloquio risulta forbito e la sua narrazione precisa.

Mi sembra di avere davanti un imprenditore che mi spiega i fatti che lo hanno portato a me per un recupero di un credito.

Invece Angela mi racconta la storia della sua vita , una vita di Abuso.

Mi dice queste parole "Ho subito violenza dall età di otto anni fino ai tredici da un amico di famiglia, abuso che non ho mai rivelato a nessuno , poi mi sono sposata in giovane età in quanto era rimasta incinta di mio figlio, il maggiore di altre due , mi sono separata e ora mi sono risposata. Anche mia figlia ha subito violenza dall 'età di otto anni dallo stesso uomo che aveva abusato me, quando l ' ho lasciata dai nonni mentre ero al lavoro.Non appena l 'ho scoperto, perché mia figlia non me lo avrebbe mai detto,ho denunciato quell'uomo e tra due giorni ci sarà il verdetto. Le chiedo di farmi una costellazione familiare per capire "

Guardo questa donna, osservo questa madre e vedo una bambina.Una bambina senza bambina.

Vorrei intimamente fuggire da quella bambina senza bambina dai capelli troppo neri ...mi fa troppo male vedere e ascoltare quella bambina senza bambina diventata donna senza donna che ha a sua volta generato una bambina senza bambina e chiedo aiuto all'universo perchè ci protegga,ma non so se basti...

E poi faccio parlare il mio cuore con il suo e tutto fluisce.

Lascio che la forza dell'amore ci avvolga e ci parli, ci faccia riconoscere ciò che è ed andare avanti nella strada della consapevolezza, mettendo la bambina senza bambina al posto della bambina e invitandola a riprendersi il suo posto di bambina, il suo spazio, quello violato...

Alla fine della costellazione Le chiedo di riprendersi la sua forza, la forza delle donne, che quell ' uomo le aveva rubato per due volte. Sì perché quell 'uomo voleva portarle via la forza della vita e dell' amore e prova ne sia il fatto che ha abusato anche di sua figlia.

La legge umana questa volta non é stata cieca: quell' uomo è stato condannato grazie al coraggio di una madre che ha denunciato, che ha parlato.

Il silenzio complice della colpa della donna di essere donna, di secoli di abusi perpetrati nella quotidiana normalità, di archetipi virginali e religiosi è stato a sua volta violato dall'amore di Angela per sua figlia.

Grazie ad Angela, a sua figlia e alla forza dell ' amore e della vita.

Evi

(1) Angela ha dato il suo consenso alla pubblicazione di queste righe, come testimonianza che dal dolore e l'ingiustizia se ne può uscire, con coraggio.

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