lunedì 27 luglio 2015

Il piacere di soffrire?



Qualche settimana fa, al termine di un post sull'amore (qui) vi ho postato alcuni video di Alain de Botton e mi è venuto in mente di avere comprato tempo indietro un suo romanzo: “Il piacere di soffrire” (1996, Ed. Guanda) che non avevo ancora letto.
Così l'ho estratto dalla pila dei libri in attesa e ho iniziato a scoprire pagina dopo pagina la storia di una coppia i cui retroscena svelano molti dei malintesi sul discorso amoroso.

Ogni capitolo, grazie alle vicissitudini dei protagonisti, riesce a mostrare quanto i trascorsi personali incidano sull'incontro a due, quanto di ciò che mostriamo serva a volte a rassicurarci nelle paure più profonde e come – per bisogni ancora più inconsci – siamo noi i nostri più grandi boicottatori di felicità.
Attraverso citazioni filosofiche e analisi, tutt'altro che semplicistiche, dei vari comportamenti, de Botton dimostra la complessità dell'animo umano, soprattutto quando ne incontra un altro che desidera più di ogni altra cosa.

Ho deciso di pubblicare qui un capitoletto che può far riflettere sulla difficoltà di alcuni uomini di rapportarsi con le donne in una relazione fra pari. 
Questo disagio sottende una paura dell'energia femminile, finendo per cadere nel tentativo opposto di prevaricazione.




Olympia - E. Manet (1865)







Vi lascio invece in sospeso sulla fine del romanzo, dove forse potrete trovar risposte alla domanda “perché trovo sempre uomini che mi fanno soffrire?

buona settimana
virginia

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