Ieri
è stata la giornata della mamma e dato che non amo le glorificazioni
stereotipate, anche quest'anno come un po' di tempo fa (qui) ho
deciso di scrivere un post sull'argomento che esuli dal senso comune.
Partirò
da una finestra (come ho fatto qui), fotografata qualche giorno fa mentre passeggiavo con
Golem (se non sai chi è trovi qui più info).
Ho
immaginato un doppio sguardo, da dentro e da fuori, due punti di
vista che convergono su uno stesso soggetto, ma vi vedono mondi e prospettive differenti.
Come
accade spesso fra madri e figli, rispetto alle cose della vita.
Fuori.
Devi
stare muta. Così mi ha detto ieri sera, muta proprio come questi
pesci ritagliati sulla finestra della classe della mia piccola.
Io
ci provo a fare del mio meglio, ma mi sento ogni volta inerme e
prigioniera, come un pesce rosso in una boccia di vetro.
Lui
mi ha presa all'amo, tanto tempo fa, adescata da dolci parole e
promesse di amore eterno: «dobbiamo
stare sempre insieme, senza di te non vivo».
Ma
non immaginavo che sarebbe stato un incubo senza fine.
“Sempre
insieme” voleva dire che non potevo fare nulla senza di lui.
“Senza
te non vivo” è diventato se mi lasci ti uccido.
Anche
se ormai sono agonizzante, non molla la presa, anzi come un sadico
cuoco giapponese, fende la mia anima con lame acuminate rendendomi
sashimi prelibato da offrire in pasto allo scherno generale dei suoi
amici e parenti.
Quando
è nata la bambina speravo si sarebbe addolcito, invece la situazione
è peggiorata: non era il maschio tanto atteso e in più era una
rivale per le mie attenzioni.
Sono
stanca.
Non
ce la faccio più.
Ci
sono giorni in cui penso di gettarmi nelle acque di questo fiume che
scorre alle spalle della panchina su cui siedo, in attesa del suono
della campanella.
In
questo caso non vorrei più essere un pesce, ma abbandonarmi alla
corrente come corpo di donna gravato dal dolore della vita.
Sott'acqua,
sì, ma finalmente libera.
Dentro.
Tema:
Scrivi una lettera alla mamma nel giorno della sua festa
Cara
mamma,
tu
sei il mio grande amore.
Ti
scrivo questa letterina perché noi due siamo una forza come dici
sempre tu.
Io
sono molto felice che sei la mia mamma, non ti cambierei con nessuna
altra mamma al mondo, però quest'anno che faccio la prima Comunione
ho chiesto a Dio di fare lui un grandissimo regalo per te.
Lo
sai, è per il nostro segreto, che se lo scrivo qui non è più un
segreto, ma tanto tu mamma lo sai che segreto è.
Io
e te siamo come questi pesciolini che la maestra ha attaccato sul
vetro accanto al mio banco.
Quando
mi annoio mi immagino le storie di questi pesciolini, ma invece che
farli nuotare in un mare grande pieno di avventure come fanno i miei
compagni, a me piace pensare che vivono in un acquario, grande e
comodo, al riparo da qualsiasi pericolo. Quello rosa sei tu e quello
giallo sono io.
Immagino
per loro un mondo senza pesci cani che gli fanno del male, senza reti
di pescatori che li separeranno, senza lenze che li feriranno.
Una
vita finalmente tranquilla, senza dolore e senza paura.
Però
mamma, ti chiedo una cosa.
Se
Dio mi ascolta e una notte ti fa crescere la spada, così diventi un
pesce spada e ti puoi difendere, per favore, tu usala.
Tanti auguri per la tua festa, mamma.
Sorridi, che oggi è un giorno speciale.
Buona
settimana
virginia
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