domenica 18 novembre 2012

E se domani...

 

 
Ci penso domani...” “da domani farò, andrò, cambierò...” “questa è l'ultima volta...” “ho bisogno di pensarci ancora un po'...” “non è ancora il momento giusto...” “...e se poi cambio idea?”

Una irrinunciabile tendenza a procrastinare.

L'impossibilità di prendere una decisione una volta per tutte.

La paura di fare la scelta sbagliata.

Sono aspetti di noi che possono emergere in periodi particolari oppure far parte della nostra personalità da sempre.

Si tratta comunque di vissuti interiori che crediamo necessari, che paradossalmente danno sicurezza, perché a volte è più facile non scegliere che definire le cose.

I motivi per cui si arriva a comportarsi in questo modo sono molteplici, alcuni comprensibili in superficie, altri da cercare più in profondità, nelle strade inesplorate dell'inconscio...

Occorre dire che oggi più che mai la società ci porta a non scegliere mai o, all'opposto, a scegliere tutto.

La frustrazione di un bisogno è sempre meno tollerata, la rinuncia ormai è considerata parola d'altri tempi, (nonostante le contingenze politico-economiche non siano delle più rosee), ci sono sempre più impulsi interiori che chiedono comunque di essere soddisfatti.

Da un punto di vista evolutivo, la tendenza a far coesistere varie possibilità, anche e soprattutto in contraddizione fra loro, è tipica dell'adolescente: in questa fase di vita vi è la più grande tendenza alla dispersione, interiore ed esteriore.

Tutto è sogno, possibilità, immaginazione di mondi altri, tutto è accettato e tutto è negato.

Quando siamo adolescenti la sperimentazione permette la ricerca dell'identità. È come se di fronte a noi si aprissero contemporaneamente mille porte che schiudono realtà parallele, tutte vissute come plausibili.

Perché no? Sembra dire la ragazzina che si affaccia nel mondo, avida di vita ed esperienze.

Il non escludere nulla fa sentire onnipotente.

Da adulti, se non scegliamo, manteniamo l'illusione che qualcosa possa sempre cambiare, anche se nel profondo sappiamo che non sarà così.

Fare qualcosa oggi significa rinunciare a qualcos'altro.

Dire di sì a qualcuno significa dire no a qualcun'altro.

Schierarsi da una parte, significa esporsi e rinnegare la parte opposta.

Insomma, significa perdere un'opportunità, un'occasione, ma anche confrontarsi con la sofferenza di qualcuno, voltare definitivamente le spalle a un altro, rischiare di essere messi da parte, osteggiati o peggio, non più amati.

Nella non scelta ci difendiamo dal dolore, nostro o altrui, a volte fastidio, a volte voragine.

Quando nel qui e ora riusciamo a prendere una chiara posizione inevitabilmente dobbiamo affrontare una perdita, non importa se piccola o grande.

Così la mente tende a dare giustificazioni, a cercare motivi per cui è meglio aspettare.

Le emozioni oscillano fra la paura e la tristezza.

Il corpo partecipa irrigidendosi, bloccandosi, creando spasmi di muscoli stressati.

Tutto questo non è certo piacevole, ma necessario per poter creare ulteriori occasioni di crescita ed evoluzione. Quando non scegliamo restiamo uguali a noi stesse. Non soffriamo ma neppure gioiamo, paralizzate nell'immediato futuro del rimando.

Oggi è il momento per scegliere.

Questa settimana fai un piccolo elenco delle cose che hai tralasciato di decidere, dalle più ininfluenti a quelle che da troppo tempo giacciono nella sala d'attesa delle decisioni importanti.

Comincia dalla più piccola.

Osservati e chiediti che cosa ti impedisce di prendere una posizione.

Guarda in faccia le tue paure.

Trova soluzioni alternative per farvi fronte, non per scappare.

Poi scegli.

Assapora la leggerezza di aver fatto un passo importante e decisivo.

Scegli e diventa respons-abile, ovvero capace di donarti risposte che ti permetteranno di realizzare a piccoli passi, ma concretamente, la vita che desideri.


Buona settimana

virginia

ps. trovi ulteriori spunti di riflessione sul tema, su questo articolo di un po' di tempo fa

Nessun commento: