“Ci
penso domani...” “da domani farò, andrò, cambierò...”
“questa è l'ultima volta...” “ho bisogno di pensarci ancora un
po'...” “non è ancora il momento giusto...” “...e se poi
cambio idea?”
Una
irrinunciabile tendenza a procrastinare.
L'impossibilità
di prendere una decisione una volta per tutte.
La
paura di fare la scelta sbagliata.
Sono
aspetti di noi che possono emergere in periodi particolari oppure far
parte della nostra personalità da sempre.
Si
tratta comunque di vissuti interiori che crediamo necessari, che
paradossalmente danno sicurezza, perché a volte è più facile non
scegliere che definire le cose.
I
motivi per cui si arriva a comportarsi in questo modo sono
molteplici, alcuni comprensibili in superficie, altri da cercare più
in profondità, nelle strade inesplorate dell'inconscio...
Occorre
dire che oggi più che mai la società ci porta a non scegliere mai
o, all'opposto, a scegliere tutto.
La
frustrazione di un bisogno è sempre meno tollerata, la rinuncia
ormai è considerata parola d'altri tempi, (nonostante le contingenze
politico-economiche non siano delle più rosee), ci sono sempre più
impulsi interiori che chiedono comunque di essere soddisfatti.
Da
un punto di vista evolutivo, la tendenza a far coesistere varie
possibilità, anche e soprattutto in contraddizione fra loro, è
tipica dell'adolescente: in questa fase di vita vi è la più grande
tendenza alla dispersione, interiore ed esteriore.
Tutto
è sogno, possibilità, immaginazione di mondi altri, tutto è
accettato e tutto è negato.
Quando
siamo adolescenti la sperimentazione permette la ricerca
dell'identità. È come se di fronte a noi si aprissero
contemporaneamente mille porte che schiudono realtà parallele, tutte
vissute come plausibili.
Perché
no? Sembra dire la ragazzina che si affaccia nel mondo, avida di
vita ed esperienze.
Il
non escludere nulla fa sentire onnipotente.
Da
adulti, se non scegliamo, manteniamo l'illusione che qualcosa possa
sempre cambiare, anche se nel profondo sappiamo che non sarà così.
Fare
qualcosa oggi significa rinunciare a qualcos'altro.
Dire
di sì a qualcuno significa dire no a qualcun'altro.
Schierarsi
da una parte, significa esporsi e rinnegare la parte opposta.
Insomma,
significa perdere un'opportunità, un'occasione, ma anche
confrontarsi con la sofferenza di qualcuno, voltare definitivamente
le spalle a un altro, rischiare di essere messi da parte, osteggiati
o peggio, non più amati.
Nella
non scelta ci difendiamo dal dolore, nostro o altrui, a volte
fastidio, a volte voragine.
Quando
nel qui e ora riusciamo a prendere una chiara posizione
inevitabilmente dobbiamo affrontare una perdita, non importa se
piccola o grande.
Così
la mente tende a dare giustificazioni, a cercare motivi per cui è
meglio aspettare.
Le
emozioni oscillano fra la paura e la tristezza.
Il
corpo partecipa irrigidendosi, bloccandosi, creando spasmi di muscoli
stressati.
Tutto
questo non è certo piacevole, ma necessario per poter creare
ulteriori occasioni di crescita ed evoluzione. Quando non scegliamo
restiamo uguali a noi stesse. Non soffriamo ma neppure gioiamo,
paralizzate nell'immediato futuro del rimando.
Oggi
è il momento per scegliere.
Questa
settimana fai un piccolo elenco delle cose che hai tralasciato di
decidere, dalle più ininfluenti a quelle che da troppo tempo
giacciono nella sala d'attesa delle decisioni importanti.
Comincia
dalla più piccola.
Osservati
e chiediti che cosa ti impedisce di prendere una posizione.
Guarda
in faccia le tue paure.
Trova
soluzioni alternative per farvi fronte, non per scappare.
Poi
scegli.
Assapora
la leggerezza di aver fatto un passo importante e decisivo.
Scegli
e diventa respons-abile, ovvero capace di donarti risposte che ti
permetteranno di realizzare a piccoli passi, ma concretamente, la vita
che desideri.
Buona settimana
virginia
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