Siamo quasi giunti alla fine di questo
terzo anno insieme.
A volte mi sembra ieri che ho iniziato a
scrivere su queste pagine virtuali, per dare nuova energia a dei
progetti, in una fase di grande trasformazione e cambiamento della
mia vita professionale.
Quando si approssima la fine dell'anno
siamo sempre un po' tentati dal fare bilanci, per poter definire che
cosa è stato fatto e cosa no, cosa può essere mantenuto o meno e
cosa necessita di essere modificato, ma anche che cosa vogliamo far
entrare nella nostra vita e cosa auspichiamo di poter costruire.
Per questo motivo trovate come fotografia
di apertura del post questa stupenda immagine di una Wonder Woman in cammino che tiene per mano una bambina: il progetto Wonder Woman è stato una tappa molto
importante per me in questo anno che se ne va.
Rappresenta il coronamento della mia
volontà di dedicare spazio ed energie in percorsi di consapevolezza
al femminile, che ormai mi accompagna da tempo.
È ed è stato l'attuazione dei sogni di
quattro donne, che in parallelo prima e in confluenza poi, hanno
creduto nel potere dello scambio, del confronto, delle lacrime e dei
sorrisi che sgorgano nei gruppi di condivisione di storie.
Per questo motivo ho scelto questo
simbolo per chiudere l'anno 2013, ma anche per introdurre il nuovo
2014.
Intanto perché il nostro sogno non è
finito: diventerà itinerante e coinvolgerà sempre più partecipanti
in modi diversi (se volete seguirci, cliccate sul link fb qui a
fianco).
E poi perché come tutto ciò che
coinvolge le emozioni e l'interiorità, è in continua
trasformazione, permette di chiudere alcune pagine e ne apre altre,
dona nuove forme a chi decide di affidargli frammenti della propria
vita e schiude significati diversi a ciò che prima veniva vissuto in
modo univoco e prigioniero.
Nell'immaginario collettivo Wonder Woman
è una super donna, una che tutto può perché al pari degli altri
super eroi maschili possiede dei poteri che la rendono invulnerabile.
A me piace però tradurre alla lettera
dall'inglese il suo nome e pensare a una donna “meravigliosa”,
perché piena di stupore e in grado di mostrarsi in tutto il suo
splendore.
Inoltre, fra tutti i super poteri di cui
è dotato il personaggio dei fumetti, quello che mi piace di più è
la sua capacità di rigenerazione, di riparare e superare le ferite
che le sono state inferte.
Così ho scelto alcune immagini che
rivisitano il simbolo di questa donna speciale ed evocano delle
qualità che possono essere uno spunto di riflessione sui giorni
trascorsi e di ispirazione per iniziare il nuovo anno.
Le donne coraggiose che hanno già fatto
un pezzo di strada con noi comprenderanno meglio alcune domande e
sorrideranno leggendo, alle altre auguro di trovare risposte che
ispirino i giorni che verranno.
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Ascoltare: riesci a sentire tutto ciò
che il tuo animo ti suggerisce oppure metti a tacere la tua voce
interiore? Puoi semplicemente fare silenzio e permettere all'altro
di esprimersi (il tuo compagno, i tuoi figli, un'amica, i tuoi
genitori...) oppure hai sempre bisogno di dire la tua?
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Vedere: ci sono volte in cui preferisci mettere la testa sotto la sabbia e far finta di non vedere qualcosa che aprirebbe la tua consapevolezza? Osservi l'universo che ti circonda o tendi a limitare lo sguardo al tuo piccolo mondo? Fai tesoro di ciò che scopri o lo dimentichi subito?
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Lottare: quali sono le cose per cui per te vale la pena lottare? Ti impegni in qualcosa che può metter radici o lotti contro i mulini a vento? Sai anche difenderti oltre che attaccare? Quanti modi conosci per raggiungere i tuoi obiettivi? Sai anche quando è il momento di gettare l'ascia di guerra? O magari abbandonare la battaglia e salvaguardare le ultime energie?
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Proteggersi: quanto tempo ancora vuoi perdere dietro a quell'uomo che ti vampirizza? Puoi fare affidamento sull'aiuto di altre donne che ti permettano una volta per tutte di eliminarlo dalla tua vita? Quale altro atteggiamento puoi mettere in pratica per non soccombere?
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Soffrire: quanto hai sofferto nell'anno che è passato? Cosa puoi fare per uscire da questa situazione? Quanta sofferenza necessaria sei disposta ad attraversare per essere di nuovo felice? Sei consapevole che il processo dell'abbandono, del cambiamento o dell'addio, necessita come ogni lutto di un cammino da percorrere tappa dopo tappa?
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Vittoria: quali obiettivi hai raggiunto
quest'anno? In cosa sei riuscita? Quali nuovi obiettivi vuoi realizzare nell'anno che
verrà?
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Autostima: hai fatto la pace col brutto anatroccolo che ti porti dentro? Conosci i tuoi limiti? sei davvero libera di essere te stessa? Chi te lo impedisce? Quanto ti giudichi? Quali aspetti di te non accetti? E negli altri? Cosa puoi fare per esprimerti così come sei?
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Scoperta: quali parti di te hai scoperto quest'anno? Quali aspetti della tua personalità hanno visto la luce e quali hai rivalutato o modificato?
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Sognare: come immagini il tuo prossimo
futuro?
Ti suggerisco un esercizio: prova a
scrivere una lettera a te stessa (o a un'amica o chi vuoi tu) nel
giorno 31.12.2014 – fra un anno esatto – facendo un bilancio
dell'anno passato e passando in rassegna tutto ciò che immagini di
essere riuscita a fare, cosa hai provato nell'averlo ottenuto e cosa
è cambiato dentro di te.
Prova... si sa che l'immaginazione muove
le emozioni che a loro volta stimolano l'azione.
virginia