Riesci a ricordare chi eri
prima che il mondo ti dicesse
chi dovevi essere?
Le parole di oggi, più che una citazione per riflettere, sono una domanda aperta verso nuove possibilità (non perdetevi dunque la seconda parte giovedì prossimo!)
In un gioco di parole potrei dirvi che questa domanda è la risposta che potrei dare nella stanza di terapia quando qualcuno - con aria smarrita - arriva a chiedere: "allora io chi sono?"
Perché in un percorso terapeutico, almeno all'inizio, è normale percepire la confusione determinata dal disagio che ha condotto lì, ma anche dal cominciare a mettere in discussione quelle che fino a poco tempo prima venivano definite "certezze".
L'immagine di sé è stata costruita nell'incontro col mondo e con gli altri, a volte anche a scapito della propria vera natura, così può accadere che ad un certo punto si percepisca forte la necessità di una metamorfosi, che però conduca - contrariamente a Gregor Samsa (nell'allegorico romanzo di Kafka) - verso la vita invece che verso la morte di se stessi.
L'influenza del mondo può manifestarsi in proibizioni e soprusi altrui...
Oppure nel nostro accondiscendere e farsi "carine" per essere accettate...
Oggi vi chiedo di andare in fondo a voi stesse e riprendere contatto con bisogni e desideri,
per cominciare a recuperare le energie che sono la chiave della trasformazione e dell'amore di sé.
buon week end
virginia
(fonte immagini: Pinterest )
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