Abbiamo
finito con il primo lunedì di luglio la serie di suggerimenti per il
rilassamento (qui).
Avete
provato? Come è andata?
Non
dimenticate mai che la regola che sottende ogni tecnica di questo
tipo può essere riassunta in una sola parola: costanza.
La
ripetizione consapevole crea la sana abitudine, dunque non si può
assolutamente prescinderne, pena la scarsa efficacia degli effetti
desiderati.
Ecco
perché mi trovo oggi, primo lunedì di settembre a parlare di buoni
propositi.
Ormai
questo mese, forse anche di più di gennaio, rappresenta l'Inizio
per antonomasia.
Sarà
perché segna spesso un passaggio climatico dal caldo torrido alle
prime giornate terse dal vento fresco, oltre che ospitare la ripresa
di molte attività che affondano le loro significative origini
nell'inconscio collettivo di ciascuno – la scuola, la fine delle
vacanze, l'inizio di progetti o hobby...
Quante
volte avete ripetuto la frase “a
partire da...(settembre, gennaio, lunedì, dopo le vacanze/feste
ecc...) comincio”?
(ne
avevamo già parlato qui )
.
Molte
volte è rimasto tutto arenato nella spiaggia dell'estate, cancellato
dalla prima onda lunga che ha raggiunto i pochi ombrelloni rimasti a
contemplare il mare.
O
magari avete anche cominciato, avete individuato i vostri bisogni,
stabilito una data, fatto il primo o i primi passi... e poi, che cosa
è successo?
“Non
ho abbastanza tempo”
“devo
prima fare quest'altro”
“Oggi
salto ma domani riprendo”
e varie altre versioni sui
generis
hanno riportato tutto, inesorabilmente, come prima.
Qualsiasi
sia stata la modalità con cui vi siete bloccate, oggi proverò a
darvi qualche suggerimento per uscire da questo impantanamento – e
da quelli che verranno.
Si
tratta di piccole strategie che si possono applicare a qualsiasi
situazione, dunque con un po' di flessibilità, potete utilizzarle
ogni volta in cui vi sentite ferme, in stallo o blocco.
- Cambiare il punto di vista e procedere a piccoli passi.
Potrà
sembrare ovvio, ma quando ci accingiamo a iniziare un progetto
tendiamo a considerarlo nella sua globalità, vedendolo già
definito, perfetto, con la conseguenza di restare impigliate nella
rete del “non ce la farò mai” - fissandoci sul risultato, sulla
performance – dimenticando che occorre in realtà pianificare delle
tappe intermedie, da rivedere, modificare, correggere, fino a che
tutti questi passaggi insieme daranno vita all'obiettivo nella sua
totalità.
- Stimolare il processo.
Esistono
alcune tecniche da usare per scovare e affrontare l'eventuale sabotatore interiore
(vedi anche qui).
Nello
specifico potreste iniziare a scrivere – senza pensare alla forma e
alla grammatica – quello che sentite e che pensate, ad es. “sono
molto in difficoltà nell'iniziare …........ sento che ogni volta
che mi accingo a definire una data qualcosa dentro di me si ribella,
è come.....” : questa è solo una possibilità, ciascuna
dovrebbe scrivere le proprie sensazioni, dubbi, paure o frustrazioni,
il più sinceramente possibile, senza filtri, in un dialogo interiore
che può lasciare emergere il nucleo profondo del blocco, offuscato
da altre sovrastrutture.
Una
opportunità diversa è lasciare spazio alle immagini invece che alle
parole, creando così un disegno libero che rappresenti la
resistenza, oppure fare un collage che stimoli l'obiettivo,
ritagliando e incollando su un foglio le figure che lo definiscano
(funzionerà secondo le leggi delle parole evocatrici, secondo i
principi che abbiamo delineato qui)
- Autodisciplina, ovvero verba volant scripta manent.
Create
un diario o un'agenda dell'azione alla quale volete dedicarvi, con
orari, giorni, spunti di riflessione una volta praticata, di modo che
lentamente possiate toccare con mano i benefici e allo stesso tempo
evitare di procrastinare, affermando “devo fare altro”.
- Priorità.
Fate
un elenco di ciò che volete realizzare in base all'importanza che
gli attribuite.
Può
essere anche l'elenco che si riferisce a una giornata in particolare,
e non a tutta la vita (vedi punto 1).
- Lasciate spazio al divertimento.
In
qualsiasi cosa facciamo, anche la più faticosa, c'è sempre un
aspetto che ci fa piacere, ad es. scrivere al computer in questo
momento mi può annoiare dopo una giornata di lavoro, ma adoro il
rumore delle dita sulla tastiera. Se riuscite a trovare anche un
piccolo elemento di piacere in ciò che fate, la vostra attenzione si
sposta su quello e tutto il resto ne trarrà enormi vantaggi.
Adesso
non vi resta che mettervi all'opera e iniziare!
buona
settimana
virginia
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