lunedì 5 ottobre 2015

L'anima delle donne



Questo week end ho visitato una piccola mostra temporanea al Museo degli Eremitani di Padova: “Il giovane Casorati” (qui), dove erano raccolte alcune opere degli esordi del pittore, più famoso per i suoi quadri successivi, esempio di linee pure ed essenziali.

In queste sale invece ho potuto ammirare opere molto intense e profonde, soprattutto per lo studio dei personaggi ritratti, in prevalenza donne.
Come riportato in uno dei pannelli esplicativi:

prima di comporre degli insiemi, delle scene collettive, conduceva una intensa ricerca su ogni singolo volto, ogni soggetto, ogni età.
Trasformando un “tipo” (ad es. la vecchietta, la bambina o la giovane donna) in un personaggio, lo caricava di suggestioni espressive, di interrogativi, di attese che ruotavano intorno all'identità, all'interiorità.


Sono rimasta incantata di fronte a due dipinti in particolare, che si guardano, quasi a specchiarsi, perché situati su due pareti opposte.
Come apparentemente agli antipodi sembrano le fasi di vita raffigurate.
In uno“Le bambine” (1909) , nell'altro “Le vecchie comari” (1908).





Spostando lo sguardo dall'uno all'altro ero catturata dall'espressione di quei volti, dalle emozioni che trasparivano ora dall'una ora dall'altra.
E dagli occhi zampillanti di vita dell'anziana signora passavo al volto triste della bambina e poi di nuovo dalle sopracciglia aggrottate di un'altra piccola, allo sguardo fiero della saggia vecchietta. La vita appena nata e la vita che si avvia al declino di spalle.
Sembravano le stesse donne in fasi diverse della propria esistenza.

Non ho potuto fare a meno di pensare a un libro della Pinkola Estés, che recita così:

"L’anima di ogni donna è vecchia al di là del tempo e il suo spirito è sempre giovane. Questi aspetti compongono il concetto di essere giovani da vecchi e vecchi da giovani. Ecco l’obiettivo: vivere insieme l’anima vecchia e lo spirito giovane in piena consapevolezza. "
(C.P. Estes – La danza delle grandi madri, 2006)

Incontro ogni giorno nella stanza di terapia, quelle vecchiette e quelle bambine.
Sono spesso donne provate dalla vita, per le quali la sofferenza è stata una maestra quotidiana; sono bambine diventate sagge troppo presto, sono donne mature che non hanno perso la capacità di giocare; sono le donne che in alcuni momenti mi permettono di vedere la scintilla che non le abbandona mai, che nonostante tutto le fa andare avanti, che non temono di rimettersi in gioco, che non smettono di sperare nel futuro.

Forse sei giunta qui perché sei interessata a vivere in modo tale da essere benedetta dal miracolo, come lo definisco io, di essere giovane da vecchia e vecchia da giovane, ovvero essere ricolma di una graziosa varietà di paradossi in stabile equilibrio.
(C.P. Estes – La danza delle grandi madri, 2006)

Auguro a tutte voi di poter vivere armoniosamente l'ossimoro che vi abita
buona settimana
virginia

Nessun commento: