lunedì 4 aprile 2016

Non tutte le paure vengono per nuocere



Qualche giorno fa ho pubblicato un video sulla mia pagina fb, si trattava di un corto animato sulle paure




Fra i motivi di richiesta di sostegno psicologico e psicoterapia, i problemi dello spettro ansioso – che include paure, fobie, agitazione, stress, insonnia, panico – sono tra i più comuni.
Per questo ho pensato che fosse utile un post sull'argomento, che permettesse di vedere le cose da diversi punti di vista, proprio come accade in questo video.
Per qualcuno potrà sembrare un'ovvietà ma la paura non è solo quel sintomo fastidioso e invalidante che sperimentiamo nella nostra vita quando si presenta in maniera esasperata e generalizzata.
La paura è un'emozione fondamentale, nata come risposta adattiva a uno stress che mina il nostro equilibrio e altera in alcuni casi la percezione di sicurezza.
Se proviamo paura – in condizioni normali – siamo capaci di operare dei cambiamenti nel nostro ambiente o nel nostro comportamento, tali da ripristinare la condizione di tranquillità.
In natura, nella risposta del nostro cervello rettiliano, si tratta di attaccare o fuggire, o in casi estremi bloccarsi per cercare di evitare il pericolo (ne avevamo già parlato qui ).
Nella nostra vita ormai fuori dalla foresta, i motivi che possono portare a provare timore diventano le relazioni umane, le condizioni di lavoro, traumi, incidenti, prove importanti da superare che vanno a minare l'autostima e il senso di sé.
Di solito mettiamo in essere strategie e accorgimenti per riuscire a superare indenni tutto questo: altre volte invece qualcosa va storto e – spesso all'improvviso – si può arrivare a sentirsi sopraffare da ciò che fino a qualche tempo prima risultava gestibile.
Perché?
Nel caso degli attacchi di panico vi rimando ad alcuni vecchi articoli, a partire da questo
mentre nel caso di paure e disagi che non diventano panico, bensì reazioni incontrollabili a situazioni precise e definite, vi invito a fermarvi un attimo e cominciare ad ascoltarvi.

Se questa paura è arrivata significa che vi sta dando un messaggio e che in qualche modo è protettiva rispetto a qualcosa che altrimenti sarebbe considerato “peggiore” per voi e per la vostra vita.
Può sembrarvi paradossale, ma il vostro sintomo porta già con sé la soluzione all'enigma.
Si tratta di scoprire quale altro aspetto “peggiore” quella paura sta coprendo.
Attenzione però, quando dico “peggiore” non sto parlando di una valutazione obiettiva: è il peggiore filtrato magari dalla visione di una vostra parte limitante, di una subpersonalità boicottante (vedi qui) o anche secondo un vostro punto di vista giudicante che in realtà non è vostro, ma familiare o sociale, col quale ormai vi identificate per poter essere accettati.
Sono molto affezionata alla teoria della ghianda di James Hillman

[…] l'idea che ciascuna persona sia portatrice di un'unicità che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di essere vissuta. (pag.21)
[…] dice che io e voi e chiunque altro siamo venuti al mondo con un'immagine che ci definisce. (pag.27)
(Il codice dell'anima, 1997)

Il problema spesso è che nell'arco della nostra vita ci allontaniamo da quell'impronta auto-realizzativa ed è per questo che appare il sintomo, creato dal daimon per ricordarci la strada verso noi stessi (ne avevamo parlato qui)

Quindi quando all'improvviso si presenta una paura, piuttosto che maledirla, occorre osservarla, perché “il sintomo vuole essere contemplato, non solo analizzato” (Hillman, pag. 55).
Successivamente provate a porvi qualche domanda paradossale.
Ad esempio, se non riuscite più a guidare l'auto quale beneficio ottenete dallo stare fermi? Cosa volete evitare? Oppure se non volete più parlare in pubblico perché la paura vi paralizza, che cosa vorreste urlare al mondo ma vi impedite di fare?
Questi sono solo alcuni esempi che come al solito rischiano di semplificare la complessità di ogni essere umano, ma magari vi possono far comprendere che solo cambiando punto di vista è possibile accogliere ciò che vi sembra solo un incubo, e magari finalmente riuscire ad abbracciarlo, perché vi accompagna verso voi stessi.

Buona settimana

virginia

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