lunedì 1 agosto 2011

Dallo sforzo alla forza nelle relazioni professionali



Oggi "ospitiamo" fra le nostre pagine, le parole di Marco, formatore e consulente, che insieme a Evi si occupa di Costellazioni Aziendali, condividendo con tutte noi il lavoro di crescita personale svolto in un'ottica di incontro e confronto, piuttosto che di conflitto:  

 Spesso nella mia professione di formatore e consulente incontro persone impiegate nei contesti professionali più diversi: dalla scuola all'università, dagli enti pubblici a quelli privati, dalle aziende alle imprese no-profit.
Si tratta di persone accomunate da obiettivi e difficoltà simili: gli obiettivi sono di migliorare la quantità e la qualità del proprio lavoro per soddisfare bisogni personali e dell'organizzazione con cui collaborano. Le difficoltà più frequenti sono quelle di fare fronte a problemi di tipo relazionale e di trovare soluzioni efficaci e problemi che ciclicamente si ripresentano.
Noto come nell'esperienza con i clienti mi aiuta un atteggiamento di accettazione delle difficoltà di cui ciascuno è portatore; il primo passo è il riconoscimento della persona e dei problemi sentiti come freni al proprio sviluppo personale e professionale. Il secondo passo è quello di porre una domanda “come meglio di così?” questa apertura porta il piano della relazione sui binario della ricerca di soluzioni piuttosto che indugiare sul problema.

La relazione formativa e di coaching è orientata allo sviluppo delle potenzialità e delle risorse di cui ogni persona è portatrice. Spesso il problema reale non è nella mancanza di risorse o soluzioni ma nell'abitudine di guardare ad una situazione sempre e soltanto in una maniera, quella che ha generato il problema.
Un altro tema cardine è promuovere la consapevolezza di chi sceglie di rivolgersi a noi per una consulenza, il percorso breve o lungo che sia, si fonda sull'intento di rendere autonomo il cliente di sperimentarsi protagonista del cambiamento che ha scelto di iniziare.

Una metodologia in perfetta sintonia con questo modello di lavoro sono le Costellazioni Aziendali, si tratta di vere e proprie simulazioni dal vivo, in gruppi più o meno ampi viene scelto un tema professionale, la persona proponente viene invitata dal conduttore a scegliere tra le persone presenti dei rappresentanti per i soggetti coinvolti, ad esempio il capo con cui ho difficoltà di comunicazione, il collega con cui ho un rapporto di forte conflittualità e così via.
Per rendere l'idea uso le parole di Lorenzo Campese, un caro amico con cui collaboro per queste attività di formazione e consulenza evolutiva. Si tratta di parole rivolte a chi non ha mai sentito parlare di costellazioni...“ Immagina la bellezza di poter simulare le relazioni con le persone professionalmente importanti senza doverle coinvolgere direttamente...immagina di avere un gruppo di persone a tua disposizione per osservare e comprendere i nodi relazionali e trovare le opportune situazioni”
Le costellazioni aziendali ci permettono di esplorare diversi temi della nostra vita professionale, di dare corpo alle nostre difficoltà, di cominciare a vedere le soluzioni ai problemi ci orientano ad una dimensione professionale in cui sostituire lo sforzo sterile che ci demotiva, con la forza, con la consapevolezza di essere in grado di scegliere e migliorare la propria storia professionale.

In questi campi è più facile passare all'azione che parlarne, quindi l'invito è di sperimentare l'efficacia di questo ed altri strumenti, lasciandosi ispirare, guidare da un piccolo sorriso che spontaneamente nasce quando entriamo in contatto con qualcosa di interessante per noi stessi.

Buon proseguimento,
con l'augurio di trovare la vostra “frequenza professionale” preferita.
Marco Marson

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