mercoledì 24 agosto 2011

La badante sposa


Care Amiche,
allora oggi ci occupiamo di una questione alquanto spinosa…
Del nonno che si sposa la giovane badante.
Per qualcuno è un’emergenza sociale, per molte famiglie una fonte infinita di guai che finiscono con guerre a colpi di carta bollata.
I matrimoni tra badanti dell’Est e anziani pensionati, ma anche improvvise donazioni ed eredità che cambiano indirizzo a sorpresa, sono un fenomeno in grossa ascesa che trova nelle aule di tribunale la conferma di convivenze felici per i diretti interessati ma piene di spine per i parenti. Guardando le fasce d’età tra gli sposi ad esempio, si scopre che per la sola città di Modena il divario tra i coniugi italiani è di 2-3 anni, mentre nelle unioni miste è di 8-10 anni. A favore di chi? Sempre dei neomariti, decisamente più anziani delle loro spose. È quanto si ricava dalla lettura delle statistiche che riportano però solo la media dell’età dei coniugi, e quindi non tengono conto delle punte estreme del fenomeno. Se nel 2008 e nel 2009 la differenza tra maschi e femmine portava queste ultime a essere in media più giovani di nove anni, vuol dire che differenze di 15 - 20 anni sono più che comuni, in cui le badanti fanno la parte del leone.
A ruoli invertiti, quando lei è italiana e lui è straniero, il divario d’età è praticamente azzerato, variando da meno di un anno a un anno e mezzo.
Negli ultimi tempi il fenomeno si va allargando a macchia d’olio.
Nel 2002 l’età media di lei era di 29,3 anni e di 36,4 per lui, arrivando a 30 e 38 due anni dopo e nel 2009 si arriva addirittura a 34 e 43. Bastano queste ultime due cifre, depurate dalla media statistica, per far capire quanto siano frequenti i matrimoni con i capelli bianchi, almeno quando a sposarsi è un uomo.
Per chi si sposa per una seconda volta tutto questo è un dettaglio, vuoi per i precetti della Chiesa cattolica che impediscono il rito ai divorziati, vuoi perchè cambiano le scelte morali di chi decide di metter su famiglia. A partire dal 2002, da quando cioè il matrimonio in Comune ha superato quello davanti a un sacerdote, il numero dei primi è sempre aumentato. L’importante è avere il certificato d’anagrafe in regola con le leggi italiane che vuol dire anche la pensione di reversibilità e una quota dell’eredità in caso di morte, senza tener conto di ricongiungimenti famigliari sempre possibili con fratelli, sorelle, genitori anziani e, perchè no?, con figli, generi e nuore con nipoti. E tutto senza passare dalle forche caudine dell’immigrazione clandestina.
Nei matrimoni civili si tocca con mano il calo di vocazione, visto il boom delle convivenze, ma è tangibile anche la passione e la tradizione per l’anello al dito.
Una riprova? A Modena i divorziati (uomini) si risposano con percentuale tre volte superiore alle ex compagne. Un caso? Forse la conferma impietosa di quanto le donne sognino il matrimonio ma solo prima di viverlo da vicino. “Più lo conosci e più lo eviti” come diceva uno slogan pubblicitario, e in questo i maschi si rivelano più romantici e rassegnati, pronti a reinventarsi una vita (e magari un nuovo divorzio).
Cosa fare se capitasse?
1)Esiste una norma penale che parla di circonvenzione di incapace. E’ quindi opportuno fare un esposto alla Procura indicando con specificità i fatti che inducono i parenti a pensare che si stia raggirando il nonnetto
L’art. 643 del Codice Penale, recante “Circonvenzione di persone incapaci”, stabilisce che
chiunque, per procurare a sé o a altri un profitto, abusando dei bisogni, delle passioni o della inesperienza di una persona minore, ovvero abusando dello stato d’infermità o deficienza psichica di una persona, anche se non interdetta o inabilitata, la induce a compiere un atto, che importi qualsiasi effetto giuridico per lei o per altri dannoso, è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 206 a euro 2.065.

2) Sulle pensioni di reversibilita' arriva la norma anti badante. La bozza della manovra di finanza pubblica prevede che dal 2012 una riduzione della pensione di reversibilita' nei casi in cui il matrimonio sia stato contratto da uno dei coniugi dopo i 70 anni con una differenza di eta' di oltre 20 anni. La riduzione non scatta se dall'unione sono nati figli (e sono minori, studenti o disabili) e se il matrimonio e' stato contratto da almeno dieci anni, altrimenti l'assegno viene decurtato del 10% per ogni anno mancante dai dieci. Lo spirito della norma dovrebbe essere quello di scoraggiare alcuni matrimoni di convenienza che vedono l'unione con badanti.

 
E allora …l’insegnamento qual è?
Imparate donne, imparate…
Baci Evi

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