Abbiamo parlato del nostro rapporto col corpo (se hai perso il post lo trovi qui), così mi sono venuti in mente dei rimedi floreali che ci possono aiutare in situazioni particolari per recuperare il contatto con il principio transpersonale della Bellezza, che trascende la sola espressione attraverso il corpo fisico, ma ci mette in contatto con quella luce interiore che può trasparire dalla nostra persona, per nutrire l'altro e non accecarlo, come specchietto per le allodole.
Vi voglio descrivere due rimedi, appartenenti ai sempre più conosciuti repertori floreali californiano e australiano.
PRETTY FACE, come dice il suo delizioso nome, è un fiore californiano utilissimo ogniqualvolta ci si identifica troppo con il proprio aspetto esteriore, attribuendogli un'eccessiva importanza, rischiando di essere condizionate, nella valutazione di sé, dai canoni estetici imposti dall'esterno. Quando siamo in questo stato d'animo, se per qualche motivo, il fisico non risponde più a questi criteri considerati oggettivi, si finisce per sentirci inadeguate, insicure e provare vergogna o rifiuto per il proprio corpo. Utilissimo per le persone che non accettano i cambiamenti dell'immagine legati al passare del tempo, ma anche quando ci si sente brutti, inadeguati dal punto di vista fisico.
FIVE CORNERS è il fiore australiano indirizzato all'apprendimento delle lezioni universali dell'autostima e dell'accettazione di sé, perché aiuta a sentirsi sicuri della propria bellezza interiore ed esteriore, a tutti i livelli, non solo quelli dei canoni estetici. Fra le situazioni per cui è indicato questo rimedio, mi preme segnalare quella in cui la persona fa di tutto per non apparire, per non mostrarsi perché non si sente all'altezza, non si piace: questo può avvenire con una chiusura in sé stessi ma anche con un abbigliamento scialbo, incolore, con poca cura di sé, accompagnata da pensieri del tipo “inutile che mi metta carina, tanto non serve a niente perché me non mi noterà mai nessuno...”.
A tal proposito, Ian White nel suo libro, suggerisce un esercizio molto interessante da fare ciascuna a casa sua, per liberare le energie di bellezza respresse in ciascuna di noi, che chiama “la tecnica della borsa allegra e dei fazzoletti”. Consiste nel mettersi di fronte alle ante aperte del nostro armadio e cominciare ad eliminare tutti i capi che ci imbruttiscono, quelli che usiamo per infagottarci, ma anche quelli comprati per tempi migliori (tipo quando avrò perso tot. Chili...) - e quindi ci fanno sentire inadeguate – o che facciamo fatica a buttare perché “chissà, prima o poi torneranno di moda”- e invece ci fanno restare inchiodate a un'immagine di noi che non esiste più e ci impedisce di vedere la bellezza che sprigioniamo oggi. Ecco che allora potremo creare spazio per nuovi capi coi quali sentirci bene, una borsa allegra di colori e nuova vitalità. Vi starete chiedendo: e i fazzoletti? Servono per le lacrime, vere o interiori, versate per elaborare il lutto di una parte di noi che ha fatto il suo tempo, che non ha più ragione di esistere e deve cedere il posto al nuovo.
Come si usano, questi fiori di cui vi ho parlato, se ritenete di averne bisogno? Potete usare uno o l'altro, a seconda di dove vi rivedete di più.
I californiani si usano nella medesima posologia dei fiori di Bach, ovvero 4 gocce per 4 volte al giorno, mentre l'australiano si usa 7 gocce al mattino e 7 la sera.
Liberate tutta la bellezza che c'è in voi,
buon fine settimana!
virginia
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