lunedì 6 febbraio 2012

Vita: libretto di istruzioni

The Holstee Company  Manifesto

Care amiche e amici,
io l'ho cercato molto il libretto di istruzioni della vita ...ho letto, ho studiato, ho sperimentato, ho domandato, ho ricercato, ho viaggiato ...e non l'ho trovato.
Perchè ogni volta che credevo di aver trovato e dentro di me urlavo ..eureKa...poco dopo un'altra sfida la vita mi proponeva e gli strumenti acquisiti non erano idonei, sufficienti...
Stanca di ciò un giorno sono andata da un mio maestro- Attilio Piazza- e gli ho chiesto se Lui avesse un libretto di istruzioni per la vita.
Egli sorridendo mi ha detto che  l'unico libretto della vita che abbiamo è il nostro corpo  e proprio perchè ogni corpo è differente dall'altro, ognuno di noi ha il suo libretto di istruzioni...
IL MIO CORPO?????
La sua risposta mi ha letteralmente reso furiosa!
Ma come ? Io che ho letto mille libri,  io che ho studiato mille maestri, psicologi e filosofi , io, io , io ...
Orientata a muovermi rispetto a ciò che penso con l'abitudine a risolvere i problemi con la mente,   nella mia mente sovveniva un'altra frase di un tale Einsten “Non  puoi risolvere il problema con la stessa mente che lo ha creato “.
E allora...visto che Einstein è sempre Einsten... ho cominciato a ascoltare gli insegnamenti del Piazza.
Ad oggi 5 febbaro 2012 sono giunta quindi a questo libretto di istruzioni, il libretto di istruzioni di Evi.
Dai maestri riconosco dei modi per essere presente, posso avere degli  strumenti, delle dritte, ma i dettagli me li costruisco io. Kant diceva “CIELO STELLATO SOPRA DI ME, ma LA LEGGE MORALE DENTRO. Il viaggio è mio, è dentro di me e le burrasche fanno parte del mio viaggio.E così quando sento qualcosa, quel qual cosa lo sento io, e quello che sento io è perfetto per me!
Vasco Rossi esprimeva il concetto con altre parole “ Quando ho il mal di stomaco ce l'ho io mica te o no?
 E così se sento pesantezza nel corpo mi chiedo “E' roba mia o di qualcun altro? Sono in ritardo rispetto a qualcosa?  Sto evitando di andare  dove la mia  anima sta andando?”
Se provo paura, capisco che è un sintomo.
Cerco di sentire se la paura è mia o proviene dall'ambiente, dagli altri  e se non lo è le chiedo “ Dove  sono ?”
E le risposte sono nel mio corpo quando chiudo gli occhi  e ascolto..A volte è uno stato di pace, a volte di leggerezza , a volte di tristezza, a volte di silenzio. Ascolto il battito del mio cuore...accellerato, debole... ascolto le mie mani..chiuse, aperte...ascolto la posizione dei miei piedi , dritti, ritirati...
Forse... l'essenziale è invisibile agli occhi...Ma non aveva mica ragione Piazza!
Con amore
Evi

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