In
un post di qualche tempo fa (lo trovi qui), un lettore commentava così:
pOTRESTE ANCHE SCRIVERE , QUALCHE VOLTA , DI UOMINI
CHE SONO VERI UOMINI ... CIOè CHE AMANO LE LORO DONNE , LE
RISPETTANO , LE GRATIFICANO ...CHE SOFFRONO , CHE NON HANNO PAURA DI
FAR VEDERE LE LORO DEBOLEZZE ..CHE SI CURANO DA FERITE CHE SONO STATE
LORO INFLITTE DA DONNE BRUTALI , ARRABBIATE E PROIETTIVE ... UOMINI
CHE NON VEDONO L'ORA DI TORNARE A CASA LA SERA ... PER STARE CON I
FIGLI E PER TENERE IN PIEDI UN AMORE E UNA FAMIGLIA CHE è TUTTO PER
LORO !! NON SIAMO SEMPRE COSI' ... NOI UOMINI VERI !! GRAZIE
Allora
gli promisi che presto avrei scritto qualcosa in proposito, ed ecco
come è nato il post di oggi.
Uno
degli obiettivi del nostro progetto associativo è stato fin
dall'inizio quello di mettere in comunicazione le persone, di
favorire e supportare il contatto fra il mondo maschile e quello
femminile, troppo spesso lacerato da incomprensioni, errori e
pregiudizi.
Il
nostro prezioso lettore ha elencato molti aspetti fondamentali per la
costruzione di un rapporto unico e solido.
In
primis l'amore, sentimento troppo spesso dato per scontato, male
interpretato all'interno di una routine fatta di cose da fare
piuttosto che da sentire.
E
poi la volontà di “tenere in piedi” questo amore, che
presuppone la consapevolezza che non sempre è facile e immediato,
che solo l'amore non basta, che ci vuole costanza, impegno e
disponibilità a mettersi in gioco.
Mi
piace la sincerità con cui quest'uomo si racconta, narrando squarci
di vita che sicuramente cozzano con gli “uomini veri”
dell'immaginario collettivo: sicuri, potenti, che non devono chiedere
mai...
Ascolto
nel mio studio non solo donne, ma anche molti uomini che soffrono,
che stanno lentamente rimarginando ferite profonde, che sono stati
abbandonati, offesi, usati: da loro ho imparato che le donne sanno
essere crudeli tanto quanto i maschi quando vogliono umiliare e
distruggere, perché infondo non è il genere che fa la differenza ma
la persona, con la sua storia e le sue difficoltà che l'hanno resa
disperata, bisognosa e impotente.
Dico
al nostro lettore che le persone “sbagliate” che scegliamo, oltre
alle ferite, una volta che le superiamo, ci permettono di conoscere
parti di noi che altrimenti non emergerebbero.
Forse
l'uomo che è oggi è potuto ri-nascere anche da quei rapporti con
donne crudeli o arrabbiate, dalle quali si è finalmente affrancato.
Nei
rapporti si è sempre in due, e se non si funziona, si è entrambi
partecipi, magari in modi diversi ma collusivi in un progetto di
distruzione.
Per
fortuna c'è sempre modo di andare oltre.
Partendo
dalle sue parole, allora, quali sono gli uomini veri?
Per
me la parola “vero” significa autentico, in contatto con
la propria essenza e unicità.
Una
persona è vera quando può essere libera di esprimersi in tutte le
sue sfaccettature senza mostrare maschere difensive, senza sentirsi
in dovere di dimostrare di essere altro da quello che è.
Un
uomo è vero quando non teme di mostrare i suoi bisogni profondi,
quando riesce a essere vulnerabile, quando è capace di ascoltare,
quando non giudica, quando è coerente, quando si prende la
responsabilità di quello che pensa e che sente.
D'altro
canto, accanto a lui ci vuole una donna vera che sappia fare
altrettanto e lo accolga a pieno, che gli permetta di svelarsi e
affidarsi, riposarsi fra le sue braccia (ho già trattato l'argomento
qui).
Una
persona vera è forte ma anche fragile, sa essere indipendente ma
sceglie di affidarsi, è coraggiosa ma prova anche paura, sa
risolvere i problemi ma sa anche chiedere aiuto.
Essere
in due è un'affascinante avventura, densa di stimoli ma anche di
ostacoli.
Possiamo
decidere insieme se farli diventare una competizione individuale per
stabilire un vincitore o prendersi per mano e saltare insieme.
E
a volte anche fermarsi per aiutare l'altro che è caduto.
Un
Grazie speciale al lettore che ci ha scritto e a tutti gli uomini che come lui sono presenti, coerenti, autentici e coraggiosi.
virginia