Da
quest'estate tutti parlano di questo romanzo (anche Virginia ne ha
parlato qui) per cui, mossa dalla curiosità, ho deciso di leggerlo:
Cinquanta sfumature di grigio.
Il
bel Christian, da un lato e l’ingenua Ana, dall’altro, tengono le
lettrici con il fiato sospeso e in balia di una controversia di
sentimenti: da un lato la dimensione bollente e passionale e
dall’altro, lo sconcerto nel pensare che la protagonista accetti di
impegnarsi in una relazione-contratto di quel tipo. E poi c’è la
speranza che Ana riesca a far innamorare di sé il licantropo
Christian.
L’incontro
tra i due è, in primis, un incontro di fragilità.
Ana
si sente un po’ bruttina, non molto soddisfatta di se stessa, poco
attenta a curare la sua femminilità e molto concentrata a rifiutare
le avances degli amici; è una giovane ragazza come tante.
Christian
nella sua vita fa collezione di abbandoni affettivi. Credo sia
centrale la sua affermazione, in quanto figlio adottivo, di sentirsi
figlio
imperfetto
di una famiglia perfetta.
Sembra che l’unico modo che gli consente di stare in relazione sia
quello di immergersi in rapporti in cui lui possa averne il completo
controllo sia sul piano delle situazione sia su quello dei
sentimenti.
Che
effetto fa pensare che una relazione prenda avvio dopo aver firmato
un contratto in cui si definiscono le regole, i divieti, gli
obblighi, i ruoli? Quanto, invece, il sapere da subito e in modo così
esplicito cosa l’altro si attende facilità la scelta
dell’immettersi o meno in un certo tipo di rapporto? Come scindere
mente e sentimento?
Christian
è uno che si nasconde dentro ai soldi, alla bellezza,
all’educazione, all’attenzione per il sociale, al bisogno di
dominare e di controllare. Ma chi è Christian? Forse ciò che Ana
riesce a fare di differente è proprio quello di voler andare oltre,
di voler entrare nell’intimità di quel ragazzo bello e dannato. Ma
al tempo stesso ci si potrebbe chiedere: cosa spinge la giovane
protagonista ad entrare dentro alla tana del lupo?
Leggendo
questo romanzo ho pensato che Ana e Christian non sono, poi, una
coppia tanto anomala. Non manca, alla televisione o nei quotidiani o
nel racconto di amiche di sentire il racconto di donne innamorate di
uomini che esibendo la loro sensualità hanno saputo sottometterle
e tenerle in pugno per molto tempo. In esse entrano in gioco pensieri
simili a quelli della giovane protagonista del romanzo:
- crede di non valere un granché
- ritiene che sia già una fortuna che un uomo abbia posato lo sguardo su di lei
- immagina di poter cambiare le abitudini di quell’uomo nel tempo, conoscendolo di più e imparando a negoziare con lui
- si sente responsabile delle violenze subite perché in qualche modo abbiamo contribuito ad istigarlo
- rimane innamorata dei momenti fantastici passati insieme e nei quali il bel principe ha effettivamente mostrato di saper essere anche altro
A
questo punto, per scoprire cosa accadrà ai protagonisti del romanzo
non resta che leggere anche il secondo volume (presto vi dirò quali
riflessioni mi ha suscitato).
Buona
lettura a tutte voi!
Erika
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