Contrariamente a quanto
potreste pensare, il mio divano ospita spesso anche uomini.
Per questo il mio lavoro è
meraviglioso, mi permette di conoscere e condividere le emozioni, i
pensieri, i vissuti delle persone da diversi punti di vista, di
conoscere le sfumature di significato che in ogni persona virano in
una vasta gamma di esperienze, mai uguali, sempre uniche, portatrici
di interrogativi più che di risposte definitive.
Essendo una donna, poter
entrare nel mondo interiore di un uomo, lo considero a maggior
ragione un dono prezioso (ne avevo già parlato qui): si sa che non è facile per molti uomini
esprimere se stessi a parole, mostrare quello che provano o dire
apertamente quello che pensano, né tanto meno entrare in contatto
con le loro ferite, con le ombre nascoste, con i propri limiti.
Per questo oggi ho deciso di
provare a trasferire quello che a volte immagino come un dialogo
immaginario, un monologo dove ogni uomo possa riconoscere un
frammento di sé e farlo proprio, per ricominciare da un contatto col
mondo femminile, con la propria donna o con tutte le donne, liberi di
essere quello che sono, consapevoli delle loro paure, dei loro
bisogni, per un incontro davvero possibile.
...Non
è facile essere un uomo quando oggi le donne sanno fare tutto, e a
volte meglio di te.
Non
è facile essere un uomo quando le donne vogliono fare tutto, e non
ti lasciano alcuno spazio, entrando in competizione in ogni campo.
Non
è facile essere un uomo quando sedicenti teorie raccontano che hai
un solo neurone e vieni da Marte. E hai già perso in partenza.
Non
è facile essere un uomo quando ci sono uomini che feriscono,
umiliano, stuprano, prevaricano. E tu ti senti impotente due volte:
perché vorresti difendere chi ami e perché non capisci come
arginare il pericolo per tutte.
Non
è facile essere un uomo quando alcune ti odiano solo perché lo sei:
perché qualcuno prima le ha ferite, tradite, usate. Ma quello non
sei tu.
Non
è facile essere un uomo quando tua moglie non ti desidera più,
quando ti tradisce e pensa che non te ne accorgi.
O
quando ti sbatte in faccia che c'è un altro perché tu non c'eri
mai. (E tu non c'eri perché pensavi che lavorare per mantenere tutti
fosse il tuo ruolo).
Non
è facile essere un uomo quando tradisci e sai che stai sbagliando,
ma lo fai lo stesso.
Non
è facile essere un uomo quando i ruoli cambiano così velocemente e
ci si aspetta da te tutto e il contrario di tutto: pensi di dover
fare il padre e ti ritrovi a fare il mammo.
Non
è facile essere un uomo quando ci sei sempre stato, nel bene e nel
male, ma questo non è bastato per far funzionare le cose.
Non
è facile essere un uomo quando vorresti un abbraccio, una carezza,
un po' d'amore e non sai come fare per chiederlo.
Quando
non trovi le parole per dirlo perché tuo padre ti ha detto che gli
uomini sono forti e non piangono, non chiedono, non fanno le
“femminucce”.
Non
è facile essere un uomo quando il tuo desiderio, la passione, la
complicità che cerchi viene travisata in interesse sessuale fine a
se stesso.
Non
è facile essere un uomo quando hai letto negli occhi di tua madre
l'avversione e il rancore, perché nei tuoi tratti somatici c'era il
ricordo di chi l'aveva abbandonata.
Non
è facile essere un uomo quando una mamma non ce l'hai mai avuta, e
quell'assenza non riesci a colmarla, nemmeno con cento donne ai tuoi
piedi, che finisci per punire per una colpa non loro.
Non
è facile essere un uomo se la tua virilità si esprime diversamente
da quella imposta dagli stereotipi, se non ti piace il calcio, se non
bevi, non fumi, non te ne vai in giro con l'aria di chi la sa lunga.
Non
è facile essere un uomo quando la tua ex fa di tutto per screditarti
agli occhi dei tuoi figli, e una rabbia furiosa si impossessa di te.
Non
è facile essere un uomo se ti piacciono gli uomini, perché sai già
che in molti non ti accetteranno.
Non
è facile essere un uomo se sei ancora un ragazzo, se le aspettative
degli altri ti schiacciano, se il mondo non è quello che immaginavi
da bambino.
Non
è facile essere un uomo se ogni volta che provi rabbia temi di
essere violento, per non cadere nello stesso comportamento che tanto
hai biasimato in tuo padre.
Non
è facile essere un uomo se hai paura. Se soffri. Se sei disperato.
Se non ce la fai più. E non hai nessuno a cui dirlo.
Non
è facile essere un uomo se a volte sei fragile, vulnerabile,
bisognoso.
Forse
non è facile ammettere semplicemente che vuoi essere amato, così
come sei.
Buona settimana
virginia
ps. la settimana prossima
scriverò la versione femminile
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