lunedì 23 novembre 2015

Quali e quante forme di violenza?



Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Come ogni anno mi trovo qui a scrivere parole di conoscenza su un fenomeno purtroppo in costante aumento, nonostante le campagne di sensibilizzazione, nonostante l'emancipazione femminile, nonostante la possibilità di fuggire via da chi perpetra abusi.
Come abbiamo condiviso qualche sera fa in una serata dedicata alle nostre volontarie dello Sportello Donna Nuova (trovi info qui o sulla pagina fb qui) il fenomeno della violenza è sotterraneo e subdolo, spesso di nasconde dietro a facciate di serenità, tra le righe di un “tutto bene, grazie”.
Ecco che se lo stato dei fatti è questo, occorre non smettere mai di fare informazione al riguardo, perché la realtà è che ancora troppe donne sono intrappolate in relazioni disfunzionali basate su un malinteso di fondo: il dimostrare amore “a modo suo” non è amore.
La violenza nasce, cresce e si mantiene in situazioni dove la relazione fra le due persone è basata non sull'amore bensì su una dinamica di potere, un rapporto sfalsato dove uno dei due viene considerato oggetto dell'altro, una proprietà da difendere.

E' violenza dunque, ogni abuso di potere e controllo che si manifesta attraverso il sopruso fisico, sessuale, psicologico ed economico. E’, in primo luogo, un crimine, la cui responsabilità ricade su chi esercita la violenza e non su chi da questa viene colpito.
Oggi ancora una volta voglio dedicare questo post alla spiegazione e diffusione delle diverse forme in cui la violenza prende forma, perché sempre più persone possano riconoscerne i segnali.

Che cos’è la violenza fisica?
Ogni forma di violenza contro il tuo corpo e le tue proprietà, quando ti spinge, ti strattona, ti colpisce, distrugge mobili, oggetti, documenti, cose per te particolarmente care.

Che cos’è la violenza psicologica?
Ogni mancanza di rispetto che colpisce la tua identità di persona, quando ti insulta, ti critica continuamente, ti umilia o ti ridicolizza, ti segue, ti controlla, ti impedisce di vedere parenti e amici, di coltivare i tuoi interessi, minaccia di fare del male ai tuoi figli e alla tua famiglia, quando minaccia di farsi del male o suicidarsi se tu lo lasci o non fai quello che vuole.
In questo anno di apertura del nostro sportello di informazione Donna Nuova, sono state moltissime le donne che hanno portato la loro storia di violenza psicologica, la più strisciante e difficile da individuare, perché le basi sono state messe fin dall'inizio della relazione, dove le prime avvisaglie davano origine ad affermazioni del tipo “ma lui è fatto così...”

Che cos’è la violenza economica:
Qualsiasi modalità di controllo sulla tua autonomia economica, quando ti impedisce di cercare o mantenere un lavoro, di mantenere un tuo conto in banca, non ti informa sulle entrate o le spese della famiglia, si appropria del tuo denaro o dei tuoi averi, lesina sul denaro da spendere in famiglia se tu non lavori, ti fa contrarre debiti o impegni economici senza consultarti.

Che cos’è la violenza sessuale:
Tutte le forme di coinvolgimento in attività sessuali senza il tuo consenso, sia all’interno che al di fuori della coppia. Nella coppia, quando il partner ti impone rapporti nonostante tu non ne abbia voglia, ti costringe a guardare o utilizzare materiale pornografico o ad avere rapporti con altre persone contro la tua volontà. Da parte di estranei, quando vieni costretta ad avere rapporti da una o più persone, quando un conoscente, un amico, un collega non accettano che tu dica loro di no.
L'abuso sessuale intra-familiare è invece quando un tuo familiare o amico ti costringe, o ti ha costretta in passato, a partecipare a rapporti sessuali o a guardare mentre loro ci si dedicavano, quando queste persone ti hanno coinvolto, magari attraverso il gioco, in attività sessuali.

Se ti senti vittima di una di queste situazioni, puoi rivolgerti al centro anti violenza più vicino a casa tua (qui trovi più info) oppure telefonare al numero 1522 – in ogni caso si tratta di ricevere informazioni in forma anonima, segreta ma accogliente, dove potrai essere indirizzata al meglio, in un primo momento rispetto a te stessa e alla situazione che stai attraversando, e – solo se lo vorrai – potrai essere accompagnata in un percorso di allontanamento dalla tua casa.

Se sei una donna che non subisce violenza, non dimenticarti di saper osservare, vedere, sensibilizzare al problema, perché solo insieme potremo fare la differenza.

Buona settimana
virginia 

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