lunedì 9 novembre 2015

La trappola dell'illusione



Quando ho letto questa frase postata su instagram da un'amica non ho potuto fare a meno di pensare di usarla per il blog.
Mi ha subito fatto venire in mente la “nemica” più temibile con la quale devo fare i conti nella stanza di terapia, qualcosa che esiste e crea molti danni ma non fa riferimento a niente di reale: sto parlando dell'illusione.
In genere l'illusione viene usata come meccanismo di protezione dalla frustrazione.
Soprattutto nelle relazioni interpersonali, quando desideriamo ardentemente qualcuno che non ci ricambia o non ci corrisponde più come un tempo, continuiamo a raccontarci che magari ci sono motivi che giustificano quel comportamento, a volte esterni (è un brutto periodo... ha tanti problemi al lavoro o in famiglia...) altre volte interni alla relazione.
Questi ultimi possono assumere diverse forme, da quelle che sanciscono una crisi (c'è qualcosa nel rapporto che non va...) per finire in quelle che biasimano l'altro adducendo la responsabilità a se stessi (ho esagerato... sono io sbagliato/a... non gli ho dato abbastanza... dovevo fare qualcosa prima... ecc...).
Quando accade questo, la prima cosa da fare è cercare di ripercorrere gli eventi secondo un punto di vista obiettivo, perché l'oggettività è il primo antidoto all'illusione.
Tutte queste forme di giustificazioni hanno il solo scopo di mantenere l'altro immune dalla responsabilità, per lasciarlo tale e quale a come avevamo bisogno di immaginarlo.
Ed ecco l'aggancio con la frase della Merini.
Spesso il partner si mostra subito per quello che è: anche fra le righe di gesti, dialoghi e vissuti emotivi, emergono segnali che da qualche parte vi colpiscono e porterebbero all'accendersi di spie di allarme, che spesso decidete ostinatamente di ignorare.
A volte volete continuare a non vederle anche se sono ormai sirene di ambulanza e luci abbaglianti.
Nelle ricadute di relazioni tossiche basta che il partner – restando nella metafora – vi racconti che è stato solo un brutto scherzo di qualcuno che ha chiamato il 115, che l'importante è che ora lui/lei è qui con voi e non potrà succedere niente di brutto.
Ecco allora che il piromane all'improvviso si trasformerà nel vigile del fuoco dei vostri sogni!
Vedendo in lui/lei la creatura che più di ogni altra possiede le caratteristiche che voi amate e di cui avete assoluto bisogno, come poterne fare a meno?
L'illusione ha bisogno di alimentarsi, di energia continua che togliete a voi stessi per attribuirla all'altro. Man mano che il tempo passa diventa sempre più difficile sciogliere l'incantesimo. Sapete perché?
Perché la cosa più difficile da accettare è che vi siete ingannati da soli.
Che il partner ha ben aderito ai vostri bisogni ma che la dinamica è stata di entrambi.
Scoperto questo, non resta che decidere.
Restare e continuare all'infinito a disperdere energie vitali oppure andarsene e cominciare a reinvestire su voi stessi.

A volte è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto”
(S.J.Lec) 


buona settimana
virginia

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