lunedì 24 ottobre 2011

Un rimedio per le relazioni "spente"

Sono le 23.30. Linda riesce finalmente a posare il suo corpo sul divano, che mai come adesso le era sembrato tanto accogliente. Si guarda intorno: spunta dal lembo di un cuscino vicino a lei un piccolo topolino di peluche, unico testimone residuo di quel campo di battaglia di giochi che era il suo salotto fino a qualche ora fa, prima che lei, come ogni sera, avesse riposto i protagonisti delle scorribande serali del suo bambino, nel loro cestino, vicino la tv. Sullo schermo passano i titoli di coda di un film che Alberto in parte è riuscito a vedere, tenendo un occhio sullo schermo piatto e l'altro a controllare quell'incauto esserino che da un po' di tempo pare che sia attirato solo da attività pericolose e strane, mentre lei nel frattempo sistemava la cucina, stendeva la lavatrice, telefonava a sua madre per accordarsi sugli orari per l'indomani. Adesso è seduta accanto a suo marito, che continua ad avere un occhio sul solito schermo e una mano distrattamente appoggiata sulla sua coscia, come a dire “ben arrivata”. Le piacerebbe continuare a parlare di quella cosa accaduta al lavoro, alla quale è riuscita a dare un incipit appena seduti a tavola per cena, ma subito interrotta da altri bisogni di pappa e lacrime cui pensare e dare appagamento. Adesso è troppo stanca per parlare: “chissà, magari domani tutto si risolverà da sé..” e poi “forse a lui non interessa, altrimenti mi chiederebbe ancora...” “o forse è stufo, dopo una lunga giornata di ascoltare anche i miei problemi”, “si però io ascolto sempre i suoi”... è così pensieri si accavallano uno sopra l'altro, intasano la mente come stasera le auto sul viale di ritorno a casa.
Ci sono dei momenti in cui Linda vorrebbe avere la bacchetta magica e riuscire a risolvere situazioni complicate in un solo gesto. Alberto tace ancora e adesso altalena la sua attenzione fra un programma della seconda serata e l'inizio di un nuovo film.
In questi momenti spesso a Linda capita di pensare a qualche anno fa. A quando non vivevano insieme e i fuochi d'artificio scoppiavano ogniqualvolta i loro occhi si incontravano, se pure dopo giornate come queste, di lavoro, stress, problemi... giornate interminabili che acquistavano senso solo se alla sera c'era lui.
Chissà se anche suo marito ci pensa qualche volta.
Vado a letto”, dice lui e il calore della sua mano abbandona quel lembo di pelle che già richiedeva di più.
Alberto, tu mi ami?”
E un espressione interrogativa e stuporosa appare sulla faccia di lui.
Ma certo che ti amo" - uno sbadiglio -  "dai, vieni a dormire” e una coperta di notte e stelle fa terminare così la loro giornata. Una come tante altre. **

Il frutto di tutti i buoni matrimoni è l'amore duraturo” recita il Kama Sutra, citato da Ian White per introdurre l'essenza di un fiore del repertorio australiano che serve a rinnovare la passione e l'interesse all'interno di una relazione.
Linda e Alberto si amano, ma la loro routine è complice del tempo che passa, degli impegni, degli interessi che cambiano e prendono il sopravvento su altri, cosicché può essere che la percezione di “lontananza” cominci a far capolino nella coppia. Non è sempre per disinteresse che le cose cambiano: possono esserci situazioni come questa, dove l'altro è considerato un punto fermo, insostituibile ma dove si danno molte cose per scontate, cosicché il rapporto non è nutrito alla base con un dialogo avido di sapere e conoscere come nei primi tempi.
Bush Gardenia aiuta proprio in questo processo perché “è come se l'essenza portasse gli individui a guardarsi in faccia, a vedere cosa sta facendo e cosa sta provando il proprio partner, nonché a capire cosa serve per riavvicinarsi”, stimolando la consapevolezza e il miglioramento della comunicazione.
Questo rimedio può essere usato quando uno dei due coniugi è troppo preso dalla propria vita rischiando così di minare l'equilibrio familiare, ma anche per un riavvicinamento più intimo nella sfera sessuale, perché porta alla manifestazione e all'ascolto di nuovi bisogni dell'altro. Si assume la miscela entrambi, per un effetto potenziato e armonico. 
Oltre a questo meraviglioso fiore, non scordiamoci mai che nulla è benefico all'interno di un legame, come il dialogo, quindi non accontentiamoci come Linda di fare supposizioni su ciò che Alberto pensa o meno, privandoci di manifestare una nostra necessità, e allo stesso tempo sentiamoci libere di esprimere dubbi, incertezze, paure...
Una mia amica mi raccontava che sua mamma le aveva sempre detto che lei e suo papà non andavano mai a dormire se prima non avevano risolto un bisticcio o chiarito una situazione: “non si dorme finché non ci si può dire buonanotte con un bacio”.
Mi sembra un'ottimo “elisir di lunga vita”...di coppia.
Buona settimana a tutte.
virginia

ps. se provate il fiore (7gocce al mattino e 7 alla sera), fatemi sapere come va...

** i nomi e le vicende narrate sono di pura fantasia

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