Non vi capita mai di chiedervi: "Cosa significa essere donna oggi?” Anche se sembra una domanda banale in realtà non è così facile rispondere in modo univoco.
Per rispondere alla domanda, aiutatevi, come ho fatto io, facendo con la mente un breve viaggio nel tempo attraverso la storia dell'umanità, e ricordare gli anni del femminismo e delle lotte per l'uguaglianza e l'emancipazione della donna. Se oggi noi, donne occidentali, possiamo pensarci come madri ma anche mogli, figlie ma anche compagne, casalinghe ma anche manager, ...è merito di chi ci ha preceduto e si è battuto per dare alla donna visibilità e dignità. Ma che idea ha il mondo di noi donne dell'occidente? Per rispondere a questo secondo quesito mi sono aiutata cercando in internet qualche immagine femminile ricavata dalla pubblicità. E guardate che cosa ho trovato.....
Lascio a voi ogni commento, guardate ….
Peccato che il modello di donna che sempre più viene trasmesso dai media esuli dalle conquiste fatte nei secoli e punti a mostrare un altro tipo di donna: magra, loquace, provocante, bella, senza rughe, senza cellulite, opportunista, di facili modi. Il ventesimo secolo continua a mantenere questa visione maschilista della società, agevolato dallo spaventoso incremento delle donne-oggetto ovvero di tutte quelle donne disposte a vendere il proprio corpo, e non solo, per sfiorare per qualche periodo il palcoscenico della notorietà. Citiamo qualche esempio? Veline, ragazze-immagine, concorrenti del grande fratello… Viene proposto un universo femminile che cerca spudoratamente di imitare le grandi dive di un tempo, grandi donne come Marilyn Monroe o Sofia Loren, senza accorgersi di non possederne le doti, né la grazia, né l’umiltà. Non si tratta tanto di fare la femminista ma quanto piuttosto di non dimenticare che i traguardi che le donne hanno ottenuto nella storia sono stati altri ed è grazie a chi ci ha preceduto che oggi possiamo godere di libertà e indipendenza economica, giuridica, politica e sessuale. E mentre guardo queste immagini ripenso ad un articolo letto qualche tempo fa relativo al rapporto annuale dell'Unicef in cui emergevano dati sconcertanti riguardanti milioni di donne che ancora oggi subiscono violenze carnali, che oltretutto non possono denunciare. L’età in cui queste donne sono sfruttate non ha limiti, tutte allo stesso modo, si può passare dalla morte delle piccole bambine, alla violenza fisica di donne adulte. Guardare anche a queste realtà è un modo per cercare di non dimenticare che il cammino da percorrere per dare dignità e valore all'essere donna non è finito. I traguardi che riusciremo a raggiungere oggi permetteranno alle bambine di oggi di essere donne migliori, domani.
Erika
ps. per tutte segnalo il sito http://www.ilcorpodelledonne.it/ inesauribile fonte di intense e acute riflessioni su questo tema, fondamentale per ognuna.
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