lunedì 8 aprile 2013

L'amore è una cosa semplice



 
Un sabato pomeriggio a casa, divisa fra il riposo e le faccende domestiche.

Stavo stirando e c'era la tv accesa, con le repliche delle Invasioni Barbariche.

Daria Bignardi intervista Tiziano Ferro (lo trovi qui), parlando d'amore (e tra le righe, di outing) e del suo “ex-ragazzo” del quale sembra ancora molto innamorato. Tiziano dice che adesso non vuole più nascondersi, che vuole vivere in Italia e che finalmente è libero di essere se stesso, potendo scherzare su doppi sensi che fanno palesemente pensare al suo orientamento sessuale.
 
Poco dopo ammette che è stato molto male per la maggior parte dei suoi trentatré anni, perché ha avuto sempre un conflitto enorme fra quello che provava e quello che si imponeva nella realtà quotidiana.

Mi sono scoperto come mi volevo scoprire, persona monogama, e per me è quello che mi preme spiegare alle persone che non sanno cosa vuol dire questa strana e contorta parola che spesso ci spiegano come scelta sessuale e in realtà è una dimensione sentimentale. L'omosessualità è sempre amore. Amore vero.

È molto triste che le persone si debbano nascondere o scappare per poter amare, che si debba avere paura di non essere più accettati, dai genitori, dagli amici o dalla società, perché non si corrisponde all'immagine che loro si erano fatti o non ci si uniforma agli stereotipi più diffusi. Fortunati coloro che possono accorgersi a posteriori – come dice Daria dando adito a doppi sensi dove Tiziano ride – di essersi sbagliati e aver sofferto eccessivamente, perché significa che hanno avuto di fronte persone intelligenti che una volta saputo, hanno accolto la persona, indipendentemente dalla scelta sessuale.

Per contro però ci sono tanti che lottano una vita contro quella parte di sé che loro stessi ghettizzano e condannano, non riuscendo mai a poter essere liberi di essere se stessi, senza poter amare chi vogliono alla luce del sole.

L'amore è l'esperienza umana più bella e intensa, comunque essa avvenga. Ogni esperienza d'amore è l'essenza della gioia e non dovrebbe subire limitazioni imposte da convenzioni o pregiudizi.

Si tratta dell'incontrarsi di due anime, come ben descritto nel romanzo “Parlami d'amore” (C. Vangelista, S. Muccino – 2006)

[…] torno al mio posto numerato, accanto alla signora anziana che ha cercato di attaccare discorso appena siamo partiti e che ora mi saluta felice come se fossi una figlia prodiga che torna da lei. […] Mi volto verso il finestrino e chiudo gli occhi per scoraggiare qualunque tentativo di conversazione. […] Improvvisamente l'idea della conversazione con la mia vicina di viaggio non mi sembra così sgradevole. Apro gli occhi, mi giro verso di lei. “stava facendo un brutto sogno vero?” mi dice lei sorridendo. Ha gli occhi nocciola circondati da rughe grinzose. Le rughe di una persona che ha sorriso molto.

stavo prevedendo il futuro” “oh, che brutta abitudine” ride lei scuotendo la testa. “quando avrà la mia età si renderà conto che è fatica sprecata. Nasciamo senza sapere quando e perché, moriamo senza sapere quando e perché e nonostante questo ci sforziamo tutta la vita di controllare gli eventi. Addirittura di prevederli” fa una risata bonariamente divertita.

va a trovare i suoi nipoti?”

No, vado a sposarmi” mi guarda maliziosa ma i suoi occhi sono allegri e senza la minima ombra di sfida.

che meraviglia” commento io ammirata.

che pazzia, dicono tutti i miei figli e nipoti. Ho settantasette anni fra tre giorni. Gualtiero ne ha ottanta. Ci conosciamo da tre mesi. Vedovo lui, divorziata io” ride ancora “sono stata una delle prime” dichiara soddisfatta “mio marito era un cretino”

Rovista nella borsa. […] tira fuori una fotografia e me la porge. So già che non ritrae uno dei suoi nipoti. “ecco il mio ragazzo” dice con voce morbida e i suoi occhi nocciola si fanno immediatamente seri e teneri. […]

è un bellissimo uomo” commento con voce sincera restituendole la fotografia.

è il mio uomo” dice lei con semplicità, stabilendo un fait accompli. “Lo è sempre stato. Mi rendo conto che la vita mi ha fatto un regalo meraviglioso. Anche se me lo ha fatto aspettare per un secolo” sorride riponendo con amore la foto nella borsa. “Ma non ha molta importanza, vero? L'importante è che i regali arrivino. Anche se il più delle volte accade quando meno ce lo aspettiamo. Quando ho conosciuto Gualtiero ho pensato che finalmente ero tornata a casa. Anche se fino a quel momento non avevo mai saputo dove fosse la mia casa. Accade così, sa? Nella tua vita arriva una persona e tu senti che è l'altra parte di te, quella che ti mancava. Potrebbe essere giovane, vecchio, potrebbe essere una persona del tuo stesso sesso o di cinquanta colori diversi. È la tua casa. E tu improvvisamente ti senti completa. Intera.” ride a bassa voce, come per alleggerire la serietà delle sue parole. “Per fortuna hanno messo l'anima di Gualtiero nel corpo di un uomo. Ma se quell'anima fosse stata racchiusa in un gabbiano, o in un orso, o in una donna, me ne sarei innamorata lo stesso.” (pagg. 278-281)

Per finire, prendo a prestito uno stralcio di una stupenda poesia di Rainer Maria Rilke:

[...] Questo progresso trasformerà l'esperienza dell'amore, che ora è piena d'errore, la muterà dal fondo, la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano, non più da maschio a femmina. E questo più umano amore somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo, all'amore che in questo consiste, che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.

Dedico questo post a tutti coloro che vogliono semplicemente essere se stessi, amare ed essere amati, senza limiti o confini.

Buona settimana
virginia

Nessun commento: