lunedì 28 dicembre 2015

Che cosa hai imparato nell'anno appena trascorso?



Questo è il penultimo post del 2015.
Negli ultimi giorni prima delle vacanze di Natale, nella mia stanza di terapia si parla spesso di bilanci e riepiloghi, per fare il punto del lavoro fatto insieme e per riflettere sulle esperienze avvenute nell'anno che sta per finire.
È un momento che piace molto quando lo propongo, perché tutti sappiamo cosa è successo, ma non abbiamo mai il tempo di fermarci con la consapevolezza di uno sguardo più ampio, attento e partecipe: tendiamo sempre a guardare oltre, ma in questo modo perdiamo il valore di ciò che abbiamo ottenuto e raggiunto.

Così oggi propongo anche a voi un esercizio di riflessione, una variante della visualizzazione guidata che faccio in terapia, ma che può essere altrettanto valida per guardarci dentro.

Prendi un foglio bianco.
Pensa a quest'anno e individua tre esperienze che secondo te sono state significative e importanti, in positivo o in negativo (eventi che ti hanno segnato, persone che hai incontrato, intuizioni o progetti che hai intrapreso ecc...).
Annotale sul foglio e poi, per ciascuna di esse individua almeno due aggettivi che descrivano come hai reagito, come ti sei comportato, quali aspetti di te hanno prevalso.
Successivamente cerca di riflettere se relativamente a questi eventi sono emersi anche alcuni tuoi modi di essere che hai scoperto e che non conoscevi, se ti sei concesso/a di agire uscendo da copioni conosciuti o stereotipati, se ti sei lasciato/a aiutare da qualcuno ad esplorare nuove modalità più costruttive o semplicemente ti sei accorto/a di aver risposto spontaneamente con risorse nuove e inaspettate.
Definisci ciascuna scoperta con una parola o aggettivo che la qualifichi.
(Es. se di solito reagivi a un evento difficile chiudendoti a riccio e hai sperimentato la possibilità di parlare apertamente con qualcuno di fiducia, la parola potrebbe essere “condivisione” o “incontro” o “apertura”).
Nel caso in cui non trovassi alcun comportamento nuovo, prova a immaginare in quale altro modo ti sarebbe piaciuto comportarti, e poi crea la parola a partire da qui, come se tu lo avessi fatto.

Le parole individuate, potrebbero essere i concetti evocatori di trasformazione da portare con te nel nuovo anno, secondo la tecnica delle parole evocatrici della Psicosintesi (qui).
Si tratta di nuovi semi di cambiamento, da coltivare giorno per giorno, da espandere in nuove aree della vita, per permettere alla tua personalità di essere più ricca e armoniosa.

Se vuoi continuare a lavorarci in maniera più creativa, potresti creare un collage a tema, ritagliando immagini che evochino ogni concetto nel tuo immaginario e porre questo quadretto in un posto visibile, di modo che lavori sul subconscio anche quando non ci fai attenzione.

Spero di avervi dato spunti interessanti per finire il 2015, trattenendo gli insegnamenti che la vita ci dona, e allo stesso tempo per iniziare al meglio l'anno che verrà.

Prima di qualunque cambiamento
poniti queste semplici domande:
1) Perché sono qui?
2) Vale la pena di restare?
                                    (G.I. Gurdjieff)

Buona settimana
virginia

Nessun commento: