lunedì 15 febbraio 2016

L'amore è per sempre?



Ieri era la festa degli innamorati e oggi mi dà l'opportunità di parlare ancora d'amore e di coppia.
Prenderò in prestito stralci di un libro che mi piace molto e del quale vi avevo già parlato (qui) qualche tempo fa: “La psicologia dell'amore romantico” di Nathniel Branden.

L'amore è una condizione necessaria per un matrimonio felice, ma […] tutt'altro che sufficiente per aspirare a una felicità stabile.
[…]
La decisione di sposarsi è razionalmente la decisione di condividere un'avventura, non di chiudersi in un bozzolo, in un paradiso immutabile. Un simile paradiso infatti non esiste.
(pag. 205)

Che ne è allora dell'immagine idilliaca dell'amore che ci fa sognare e alla quale spesso aspiriamo? Date queste affermazioni sembrerebbe che un amore che dura per tutta la vita risulti una chimera.
In realtà occorre cambiare il punto di vista:

[…] il desiderio di stabilità, di prolungare questo momento per sempre, è del tutto comprensibile. Ma non è realizzabile. Non perché l'amore sia instabile – può essere la cosa più stabile della nostra vita – ma perché il cambiamento e il movimento sono le cose più naturali del mondo.

Dunque la sfida dell'amore romantico non è con se stesso, ma con le grandi o piccole trasformazioni che la nostra vita ci mette di fronte, con la nostra inevitabile crescita e evoluzione nel tempo e in conseguenza agli eventi che ci accadono.

A volte un uomo e una donna si lasciano non perché lo richiedano la loro crescita e il loro sviluppo, come forse dicono a se stessi, ma perché uno dei due ha ostacolato il processo evolutivo dell'altro.
[…]
poniamo che un uomo faccia lo stesso lavoro da quindici anni e si senta insoddisfatto, annoiato, non realizzato. Vuole una nuova sfida. La moglie è perplessa e spaventata. Che cosa succederà? Avranno la stessa sicurezza economica di cui hanno goduto fino ad ora?perché lui non è più interessato ai vecchi amici? Perché si è messo a leggere così tanto? La prossima novità sarà che si interesserà ad altre donne? Le prende il panico.
Quando lui cerca di spiegarle che cosa gli sta succedendo, lei non ascolta. Teme di perdere quello che ha. E proprio a causa di questo timore comincia a perderlo davvero.
Un marito riferisce che la moglie è sbadata, che non sa nemmeno far quadrare il suo conto in banca. L'ama, dice, ma come vorrebbe che fosse più matura! Succede qualcosa: per qualche misterioso processo di crescita di cui lui non si accorge nemmeno, lei diventa più responsabile, comincia a interessarsi al lavoro di lui, fa domande intelligenti, decide di aprire un'attività tutta sua. Lui è distrutto: che cosa ne è della meravigliosa ragazzina con cui era tanto felice? Lei lo guarda negli occhi e vede un nemico, il nemico della sua realizzazione personale. Vuole il suo amore, vuole rimanere sposata con lui ma vuole anche sentirsi un essere umano completo. Deve tornare a essere una ragazzina irresponsabile e odiare il marito per il resto dei suoi giorni, o deve continuare a lottare per crescere e così allontanarlo per sempre da sé?
(ibidem, pag.206)

Ciò che fa morire l'amore è proprio l'immobilità, la paura che paralizza e che può portare uno dei due partner a impedire la crescita dell'altro, ma anche a boicottare la propria, sperando che il rapporto si salvi, mentre in realtà viene minato allo stesso modo.

Tutte le qualità e gli atteggiamenti necessari per realizzare l'amore romantico richiedono maturità. […] due persone indipendenti e alla pari non si prosciugano a vicenda: si nutrono. […]
Nutrire un altro essere umano vuol dire accettare l'altra persona per quello che è, e nello stesso tempo credere che possieda delle potenzialità da realizzare. Vuol dire essere sinceri con lei riguardo i nostri bisogni e desideri, e tenere sempre presente che l'altro non esiste solo al fine di soddisfarli. Vuol dire esprimere fiducia nella forza e nelle risorse interne dell'altro, ma essere disposti a offrirgli aiuto quando lo chiede (e a volte senza bisogno che lo chieda). Vuol dire creare un contesto in cui l'altro sente di contare qualcosa, sente che l'espressione dei suoi pensieri e sentimenti sarà ben accolta, ma anche saper rispettare il suo bisogno, a volte, di silenzio e solitudine.
(ibidem, pag. 164)

La maturità emotiva rappresenta l'unica possibilità per riuscire a gestire il cambiamento, per affrontare la vita senza sentirsi deprivati come bambini; in questo modo anche la nostra autostima crescerà e si innescherà un processo virtuoso che renderà più ricco il rapporto di coppia.
Come abbiamo già visto (qui): “un matrimonio di successo richiede di innamorarsi molte volte, sempre della stessa persona”, ed ecco che proprio in questo modo, sarà possibile il “per sempre”.

Buona settimana
virginia

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