venerdì 12 febbraio 2016

parole per l'anima #4


Io mi creo e mi rinnovo continuamente. 
Differenti persone
 traggono da me parole diverse.
                                             (Virginia Woolf)

Come abbiamo visto lunedì (qui) noi crediamo di avere un'identità monolitica e sempre uguale a se stessa,  mentre invece abbiamo un animo molteplice che muta in base a persone e situazioni, ma che si è anche strutturato sulla base delle nostre esperienze di vita, precoci e non. 
Quando scopriamo questa realtà, all'inizio possiamo avere la sensazione di vera e propria perdita dell'identità. All'improvviso ci chiediamo "ma allora io chi sono?"
Quali dei tanti "io" che mi appartengono è quello vero?


Col tempo però possiamo cominciare ad osservare noi stessi da un'altra prospettiva: è proprio l'istanza interiore che si chiede "io chi sono" che rappresenta la nostra vera identità, che può diventare libera di essere ogni subpersonalità ma di non identificarsi completamente con nessuna. 



Ecco che allora solo nella posizione dell'Io osservatore - centro di autocoscienza e volontà - possiamo sperimentare la ricchezza che ci rende unici, gli stessi ma sempre diversi, ciascuno per gli aspetti e le qualità che lo caratterizzano. 


Nelle varie situazioni e soprattutto nel tempo possiamo cambiare, ricordandoci però che il nostro nucleo originale e autentico ci accompagna per tutta la vita, chiedendo di essere realizzato, anche grazie alle nostre subpersonalità organizzate in maniera armonica.  



Sapevo chi ero questa mattina,
ma sono cambiata molte volte da allora.
              (Alice nel paese delle meraviglie)

buon week end
virginia

(fonte immagini: Pinterest)

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