venerdì 21 gennaio 2011

Cosa rende felice una donna?


C'era una volta un re che amava molto la sua regina. Ma la regina cominciò a un tratto a dimagrire e sciuparsi, e nessun manicaretto dei cuochi di corte bastava a richiamare in lei appetito e forza. Viveva allora nel regno un ciabattino poverissimo, la cui moglie fiorente il re vedeva passare ogni giorno sotto le proprie finestre, diretta al mercato per acquistare il pochissimo pane che i magri guadagni del marito le consentivano. Conoscendone la condizione di ristrettezza e colpito dal rigoglio della sua bellezza, il re chiese al ciabattino cosa le desse da mangiare. “pane e lingua”, dichiarò il ciabattino, ridendo e stringendosi nelle spalle. Allora il re chiamò i cacciatori e cuochi, chiedendo agli uni le lingue degli animali più rari e agli altri di realizzare le ricette migliori per cucinarle. I cacciatori tornavano con il loro bottino, i cuochi cucinavano, i servi imbandivano la tavola: con scarso appetito la regina mangiò, giorno dopo giorno, quanto le veniva propinato, ma il suo aspetto non migliorò, anzi peggiorò sensibilmente. A quel punto il re che era molto innamorato ma pur sempre il re, impose al ciabattino uno scambio: lui, il re, si sarebbe presa la ciabattina fiorente, dando in cambio al suddito la sfiorita regina. Detto, fatto. E subito la regina cominciò a rifiorire, e subito la ciabattina fiorente cominciò a sfiorire. Furioso, il re chiese al ciabattino quale fosse la magia di cui aveva nutrito quelle donne, visto che oltre al pane nient'altro si era visto entrare in casa sua, minacciandolo di morte se non avesse finalmente svelato il suo segreto. In ceppi, tremante, il ciabattino si disperava, ignaro lui stesso delle possibili risposte. Irato, il re alla fine ricordò quelle parole “pane e lingua” e ne chiese spiegazione: “ho dato alle mie mogli lingue di pappagallo e lingue di cobra, lingue di ermellino e lingue di rondine: qual è la lingua tua che le fa fiorenti?”. Allora il ciabattino rise, e stringendosi nelle spalle dichiarò “pane e parole, maestà, pane e parole”  (da Caputo I. "Di cosa parlano le donne quando parlano d'amore" 2001)


Alla base di un rapporto solido occorre dialogo e voglia di imparare dall'altro chi è nel profondo, senza lasciarsi spaventare da ombre e incongruenze, che una volta affrontate insieme si dissolvono come neve al sole..
virginia

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