martedì 8 maggio 2012

Rabbia, ira, furia e irritazione




Chi di voi non conosce queste quattro sorelle??
Forse vengono a trovarvi una alla volta, oppure si presentano all'improvviso tutte insieme, senza alcun invito, invadono la vostra coscienza con reazioni corporee ed agiti improvvisi.
Può essere che abbiate scelto tanto tempo fa di lasciarle fuori dalla porta, così – vi dite – siete immuni dal sentirle, ma chissà da quali spifferi di porte e finestre riescono ad entrare, sotto altre forme, per boicottare la serenità dei vostri salottini bene.
Diciamoci la verità. Nonostante il loro essere declinate al femminile, le donne non hanno con loro un buon rapporto: o sono troppo presenti o le grandi assenti.
In ogni caso mai ospiti riconosciute e benvolute.
In realtà non sono cattive, è che da sempre le dipingono così.
È per questo che le donne se ne tengono alla larga, le temono e le giudicano, si vergognano di averle come amiche.
Irritazione di solito arriva in sordina: come un formicolio dei sensi che presagisce che qualcosa ha toccato una corda sensibile.
Ira scatta sull'attenti ogni volta che qualcuno le manca di rispetto o le ostacola il cammino, ma non dura molto.
Rabbia arriva dopo un po', quando ira è chiamata in causa ogni tre per due, o quando si smuove qualcosa di più profondo e lontano nel tempo, per questo non è facile poi allontanarla.
Furia è come un uragano, quando parte a nulla vale porre argini per limitare i danni, si può solo aspettare che finisca la sua scena e raccogliere i cocci.
A volte vengono in terapia, trascinate con sdegno da Vergogna e Senso di Colpa, cugine sempre pronte a mettere il dito nella piaga, perfettine insolenti che giudicano dall'alto del loro pulpito.
Così le quattro piangono, si fraintendono, temono di essere equiparate a Violenza, temibile sorellastra, che macchia di peccato la genealogia familiare.
Ci tengono alla larga, nessuno ci vuol bene – si lamentano – Arriviamo ma poi non risolviamo nulla...come possiamo porre rimedio a questo disastro?
A ben vedere, queste quattro sorelle, hanno molto da donare.
Possiedono un'energia eccezionale, sanno dire di si con entusiasmo ma altrettanto hanno imparato a dire no a quello che non va loro a genio.
Sanno entrare in contatto col corpo, percepiscono la necessità di scaricare quell'eccesso di voltaggio che denota l'aver oltrepassato i limiti.
Conoscono i loro diritti, non ammettono di essere calpestate o denigrate.
Sono in contatto profondo coi loro bisogni e se ne fanno portavoce nel mondo.
È vero, quando eccedono hanno bisogno di una guida che le riporti al loro posto, ma se opportunamente riconosciute, non sono poi così riottose.
Vogliono esprimersi, esigono esser viste: primedonne si, ma facilmente educabili, se prese in tempo.
Ogni donna dovrebbe avere un rapporto di fiducia con loro: esserci in continua comunicazione, permettere loro di essere ascoltate, di manifestare un'opinione, di partecipare a un dibattito o confronto.
Quanto più saranno accettate e accolte e quanto più sprigioneranno le loro risorse.
Proprio come tutte le donne, infondo. 

Dedico questo post a tutte le donne che hanno fatto amicizia con l'energia aggressiva e ne sperimentano ogni giorno le potenzialità. 
Buona giornata
virginia

Nessun commento: