lunedì 22 aprile 2013

La metafora della finestra


Salisburgo

 
Ogni tanto mi diverto a vedere le parole chiave che portano le persone sul nostro blog...

inutile dire che la parola più inflazionata da sempre è “amore”, ma forse stupirà qualcuno – come ha stupito me – sapere che al quarto posto, dopo “felicità” e “donne in contatto” c'è la parola “finestra”.

Così mi sono chiesta il perché e ho lasciato correre le associazioni...prima ancora di darmi risposte.

Vi ho già parlato qui della mia passione per le finestre e i panni stesi, perché a vederle da fuori schiudono un mondo interiore, sono metafora del passaggio dal fuori al dentro.
Ma anche dal dentro al fuori.
 

Sono l'elemento architettonico che permette di osservare cosa c'è fuori pur restando dentro, diversamente dalle porte che rendono più vulnerabile l'accesso.


Quando si è sulla porta si può restare per poco tempo sulla soglia, in quella situazione precaria che non è dentro né ancora fuori. Ed esige un passo, in avanti o indietro.


Con la finestra invece è possibile sostare.


Affacciarsi su uno scorcio di mondo e semplicemente osservare: lasciandosi vedere o nascondendosi alla vista altrui dietro una tenda, scegliendo di aprire i vetri e lasciare entrare i profumi, le luci, i colori e i suoni del mondo fuori oppure chiudendoli e con loro le imposte, impenetrabili filtri per restare isolati.


La metafora della finestra è significativa e ricca di sfumature.


Su quale paesaggio dovrebbe aprirsi la tua finestra preferita? Come vorresti che fosse? Cosa ti immagini di trovare là fuori?


Di quali mondi ha bisogno la tua finestra per riuscire ad appagare il tuo animo? Te li concedi?


Ho deciso oggi di pubblicare una selezione delle foto che ho fatto in giro, anche se ci tengo a ricordare che l'apertura è un atteggiamento interiore, un viaggio metaforico nelle terre degli animi altrui, con rispetto e voglia di conoscere, più che possibilità materiale di esplorare confini geografici... come vedrete nelle didascalie, se si ha occhi per guardare, si possono scovare tesori anche molto vicino a casa...
 

 
Vicenza

Vicenza

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Madrid
 
Madrid

Madrid

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Karpathos

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New York
 
New York
 
 
New York
 
 
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Venezia
 
 
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Berlino
 
Berlino
 
 


Infine, scelgo questa immagine come stimolo per un racconto al femminile...

Graz (Austria)


Molti si fermano ad ammirare questa mia curiosa pianta, che ha deciso di incastonarsi perfettamente nel riquadro della finestra, che la delimita come fosse la cornice di un'opera d'arte. Io sto spesso qui dietro queste eteree tende di pizzo, che ho deciso di montare per impreziosire ancora di più lo sfondo, e li guardo passare, parlare, ridere.

Le lavo spesso, con il detersivo che sbianca, per far risaltare il verde delle foglie.

A volte penso che questo geranio è ben strano: sembra che segua i fili di una rete immaginaria, si spinge verso l'alto ma senza invadere lo spazio dentro, né buttarsi nello spazio fuori, nessun ramo a penzoloni, che si goda l'assenza di gravità, come fanno di solito queste piante.

Chissà se invidia un po' i cugini sulle terrazze assolate, allegri portatori di bellezza colorata... lui non ha alcun fiore.

Li aveva quando l'ho portato a casa, ma col tempo sono caduti e poi ha cominciato a produrre solo foglie: ventagli sempre più grandi, sempre più pretenziosi di spazio proprio.

L'altro giorno ho pensato che forse senza saperlo sta seguendo i miei desideri.

Ripararmi dalla possibilità di esser vista e allo stesso tempo ostentatamente dimostrare che esisto.

Io che vivo ormai qui dentro, fra queste quattro mura, con mio marito, ma sempre più sola; con la necessità di esser vista da qualcuno, col sogno di essere incorniciata dalle attenzioni di uno sguardo amorevole.

Vorrei tanto indossare ancora quel vestito bianco col pizzo di quando ero ragazza, quello delle occasioni di festa: forse è per questo che curo così questa tendina di organza. Mi concedo ancora la dimensione della speranza.

Sono sfiorita anche io, divisa fra le faccende domestiche, il fare la spesa, andare a messa la domenica, due parole con la vicina di casa, facendo finta che tutto vada bene.

Lui torna la sera e l'unico sguardo che mi rivolge è quello per chiedermi se è pronto, a volte neppure quello, dipende da cosa trasmettono alla tv.

Una volta lo amavo. E lui amava me. O forse l'ho sempre voluto credere io. Sono stanca di rubare attimi di vite altrui con sguardi furtivi da dietro la tenda, osservare lasciva le coppie che passeggiano mano nella mano, ritrarmi ferita come se mi avessero schiaffeggiata, tanto è il dolore nel respirare l'amore altrui.

Domani esco e vado a comprare un fertilizzante. Voglio che la mia pianta fiorisca di nuovo.

E anche un sostegno di quelli pensili, agganciati al davanzale, con un nuovo vaso pieno di terra fertile, per permetterle di osare e buttarsi nel mondo.

Se ce la fa lei, lo posso fare anche io. 
 
 
Buona settimana
 
virginia
 
 
 

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho pianto! Ma da dove ti vengono certe idee?
Sei grande, come ogni volta che ti leggo, come sempre .
Firmato:Un ammiratore "uomo"

donneincontatto ha detto...

Grazie mille, caro ammiratore "uomo". è sempre bello quando un uomo svela il suo animo gentile, grazie a una lacrima che solca le guance. continua a seguirci!

Anonimo ha detto...

Ciao Virginia, leggerti mi porta nel mondo interiore, in quell'interiorità che è di tutti, ma che spesso viene rinchiusa dentro noi stessi. Anche io ho sempre amato le finestre, osservarle e amavo tanto quelle con le luci accese al primo mattino, perchè mi davano il senso della vita, della famiglia.
sei fantastica a scrivere, nei tuoi pensieri, nelle tue riflessioni sempre nuove e creative. Complimenti! Eleonora

donneincontatto ha detto...

grazie Eleonora, è bello sentire che le parole che nascono spontaneamente dentro di me riescono a raggiungere anche gli altri. Bella la tua "interpretazione" della finestra, intima e riservata. Un abbraccio

La Precurstrice ha detto...

Ciao Virginia,
ho gustato questo tuo post dall'inizio alla fine. Parole e immagini che si sposano perfettamente e si completano a vicenda in una poesia perfetta.
Complimenti!!

laprecurstrice.blogspot.com

donneincontatto ha detto...

Ciao Precurstrice (qual è il tuo nome? :-) )
grazie mille, sono andata a vedere il tuo carinissimo blog e mi è piaciuta molto la sezione guide..
Da oggi ti leggo (e ti voto!)