Gabriel Pacheco via Pinterest
Oggi
si festeggia l'Epifania e immagino che anche a voi siano giunte sui cellulari, filastrocche o immagini
che riecheggiano la parentela fra le donne e la befana.
Sia
io che Evi abbiamo già parlato in precedenza – qui e qui – della
parte un po' magica che c'è in ognuna, perché il mondo del
femminile legato alle tradizioni popolari e al mistero, ci affascina
da sempre.
Oggi
però voglio parlare dei due aspetti in cui si declina la “magia”
delle donne: la subpersonalità della fata e quella della strega.
(per
approfondire il concetto di subpersonalità vedi qui)
Nell'immaginario
collettivo entrambe queste figure archetipiche hanno dei poteri
magici, ma ciò che le contraddistingue è la bontà o meno dei
sentimenti e l'uso di queste magie a fini malefici o benefici.
Nel
nostro progetto Wonder Woman uno dei workshop è centrato proprio sul
fare conoscenza con ciascuna di queste parti che ci abita.
Si,
proprio così.
Ogni
donna ha delle qualità, delle risorse che rappresentano i propri
poteri magici nel quotidiano, ma non sempre ne è consapevole.
Inoltre,
anche se non a tutte farà piacere, ospitiamo nelle nostre modalità
di azione nel mondo, sia comportamenti e sentimenti da fatina buona,
che agiti ed emozioni da strega cattiva.
Conoscere
questi aspetti può permettere di affrontare meglio alcune situazioni
in cui ci si sente impotenti, senza possibilità di fuga, aprire
soluzioni inaspettate che provengono proprio da quelle facoltà
intuitive che sono proprie di entrambi gli aspetti.
La
parte fata di solito è sempre la benvenuta, ma accettare la fata e
rinnegare la strega, amputa capacità e preziose intuizioni, rende
monche, crea una parziale consapevolezza di sé.
"Slow Erase" by Sarah Jarrett via Pinterest
Quali
sono a tuo avviso le caratteristiche di una strega?
Rispondi
immediatamente, senza troppo riflettere, identificando gli aggettivi
che ti vengono in mente.
Aneleh via Pinterest
Ingrid via Pinterest
Di
solito si tratta di aspetti negati, che dopo tanto restare
nell'ombra, impossibilitati ad agire, diventano dei mostriciattoli,
perché nell'immaginario vengono esasperati (es. cattiva, aggressiva,
vendicativa, crudele ecc...) in scenari terribili.
Presi
uno per uno e attribuita loro una storia, un significato, perdono
quella connotazione di eccesso e possono essere integrati.
es.
se sei una donna che vive male la sua aggressività e tende a
reprimerla, dare voce alla parte strega ti potrà spaventare perché
in lei puoi aver ipotecato tutta la carica di rabbia che non ti
concedi nella vita quotidiana.
Una
volta che si diventa consapevoli di ciò che ci appartiene, può
essere possibile permettere a quegli aspetti di esistere fuori dal
conflitto, in maniera costruttiva.
Puoi
immaginare come interpretare e rendere fruibili questi aggettivi
della strega nella tua vita?
Potrebbe
essere una nuova scoperta di te, una "epifania" (ovvero una "manifestazione") della tua personalità, più ricca e armoniosa.
"Le fate ignoranti sono
quelle che incontriamo e non riconosciamo ma che ci cambiano la vita.
Non sono quelle delle
fiabe, perché loro qualche bugia la dicono.
Sono ignoranti,
esplicite, anche pesanti a volte, ma non mentono sui sentimenti.
Le fate ignoranti sono
tutti quelli che vivono allo scoperto, che vivono i propri sentimenti
e non hanno paura di manifestarli.
Sono le persone che
parlano senza peli sulla lingua, che vivono le proprie contraddizioni
e che ignorano le strategie.
Spesso passano per
"ignoranti", perché sembrano cafone e invadenti per la
loro mancanza di buone maniere,ma sono anche molto spesso delle
"fate" perché capaci di compiere il "miracolo"
di travolgerci, costringendoci a dare una svolta alla nostra vita."
(F.Ozpetek)
Buona settimana
virginia
"La strega" Vasco Rossi
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