Care amiche,
vi voglio raccontare una storia, per capire meglio insieme i fenomeni sottesi alle Costellazioni Familiari (ne avevamo già parlato qui e qui).
Questa è la storia di una bella donna che chiameremo Alessandra, sposata
con un uomo che ama e dal quale ha 3 figli.
Alla nascita del terzo
figlio, un maschio, Alessandra comincia ad essere insofferente nei
confronti di suo marito e si innamora di un altro. Viene da me come
costellatrice e facciamo una costellazione. Rappresentiamo la sua
famiglia attuale e anche il suo amante. Ma da alcuni segnali corporei
( manifestazioni esterne del suo inconscio) noto che c è un lutto,
una persona morta. Le chiedo se abbia mai avuto aborti e mi risponde
negativamente e poi le dico francamente che il suo corpo e la sua
costellazione mi danno dei segnali di un morto.
Alessandra si mette a piangere e mi
racconta che lei, terzogenita, è nata dopo due anni da suo
fratello Alessandro, morto a sei mesi di morte bianca di cui porta il
nome a ricordo.
Rappresentiamo quindi la sua famiglia d' origine e
nella rappresentazione tutta la famiglia , specie la madre, sono
sdraiati accanto ad Alessandro.
La nascita di Alessandra e il suo
nome non sono altro che un ricordare quel bambino morto. Noi nelle
costellazioni chiamiamo questo fenomeno “irretimento”, gli
psicologi lo chiamano “tempo intra psichico”, a me piace
definirlo il “tempo dell'anima”.
Cosa era accaduto? Quella famiglia e
Alessandra stessa erano ancora fermi a quarant'anni fa. Era stato
talmente troppo il dolore per la morte di quel bambino che tutto
quello che era accaduto negli anni successivi aveva perso colore, era
sbiadito rispetto a questo evento tragico. Eppure erano trascorsi
quarant'anni, ma quel lutto non era stato mai elaborato realmente.
La nascita del terzogenito di
Alessandra , un maschio dopo due femmine, fa ripiombare Alessandra
nella colpa inconscia di essere nata e rimasta viva dopo Alessandro
e nella paura di sua madre , ossia nella possibilità che anche suo
figlio maschio muoia; questo può averla portata ad attuare dei comportamenti esteriori (come la crisi matrimoniale), segnale di disagio interiore.
Abbiamo celebrato quindi la morte di
Alessandro a livello simbolico e lo abbiamo lasciato andare riassegnandogli un suo posto e ricordandoci
che ora siamo nel 2014.
Un cambiamento esterno, specie se
improvviso e tragico, fa fermare il nostro tempo interiore.
L'anima non lo accetta, il tempo si
ferma sebbene il calendario vada avanti.
Ho visto in anni di costellazioni che
questo avviene molto spesso.
Cosa fa la costellazione?
Semplicemente
fa prendere consapevolezza all'anima di quell'evento e vedendolo lo
porta a compimento.
Chiude un ciclo che la nostra anima
teneva aperto , permettendoci di vivere nel qui ed ora e così la vita può
continuare.
Vi abbraccio tutte e attente
all'orologio e ai calendari!
Con amore
Evi
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