Se
ne fa un gran parlare, soprattutto in questo periodo dell'anno in cui
c'è la caccia al libro da portare sotto l'ombrellone e da godersi in
pace nel relax di giornate oziose.
Sui
media si parla del boom della trilogia della britannica E.L. James,
la quale sotto iniziale pseudonimo, ha scritto ben tre libri di
genere erotico (Cinquanta sfumature di grigio, di rosso e di
nero), che hanno risvegliato i sensi delle suddite dell'algida
regina Elisabetta, oltre a quelli delle cugine di oltreoceano e che ora
lambiscono anche le fantasie delle donne italiane.
Addirittura,
ci sono studi sociologici che attribuiscono alla lettura di queste
roventi pagine, il boom delle nascite che ci sarà l'anno prossimo,
stimato sui commenti entusiasti delle donne inglesi su vari forum.
Ritengo
importante sottolineare questo entusiasmo.
Ritengo
– schierandomi con il grande Hillmann – che la psicoterapia (e
gli psicoterapeuti con lei) non possa essere slegata dalla realtà
che c'è fuori dalla stanza dove la persona si svela.
L'entusiasmo
delle donne per libri di questo tipo, ci dà un messaggio importante.
La
sessualità è una dimensione fondamentale della vita di coppia,
spesso relegata ai margini per il poco tempo, per la noia degli anni
che passano, per “l'impegno” necessario a mantenerla in vita in
maniera complice e sempre nuova.
Qui
non si tratta di rivendicazioni sulla libertà sessuale: quella c'è
da molto tempo, ma quello che forse è mancato è il riuscire, da
parte delle donne, a portare questa libertà anche nella coppia,
riuscire a vivere una sessualità autentica col proprio partner, non
solo con se stessa.
Tante
donne ancora si vergognano di manifestare un bisogno diverso dal
solito al proprio compagno, di svelare una fantasia, di mostrarsi in
una parte di sé che osa e sta sopra le righe... perché hanno paura
di essere giudicate o condannate, perché il partner stesso, quando
hanno osato farlo è andato in crisi profonda, in preda a paure di
tradimento o ansie da prestazione.
Sento
ancora troppe donne che si lamentano che il loro partner ha un modo
di toccarle che non le soddisfa, che gli uomini svolgono
meccanicamente certi cliché di accoppiamento senza lasciare spazio
ad altro... ma allo stesso tempo, sono loro stesse che non riescono a
comunicare queste necessità, per paura, timidezza, orgoglio... o
perché si è sempre fatto così...”cosa penserebbe se adesso me ne
venissi fuori con altri bisogni?” si interrogano...
Quindi
la realtà è anche un'altra: le donne si scoprono nella loro
sessualità strada facendo.
La
scoperta del proprio corpo, la curiosità, il conoscere – anche
attraverso libri come “cinquanta sfumature di grigio” – che ci
possono essere diversi modi di accedere alla fase eccitatoria,
esplorare le diverse zone erogene o superare tabù imposti da
un'educazione molto rigida... sono tutti modi di imparare a conoscere
se stesse e il proprio modo di provare piacere, in un percorso
che raramente è chiaro fin dalle prime esperienze sessuali, ma che
rimane comunque una realtà soggettiva che deve essere in accordo con
la specificità di ciascuna.
Alcuni
studi ci dicono che la maturità e la pienezza sessuale femminile
giunge intorno ai quarant'anni, quando finalmente la donna, grazie
alle esperienze di vita e alla progressiva liberazione da vincoli
interiori, può godere del proprio corpo come più desidera. È
chiaro che questo processo è diverso per ognuna, ma in generale si
svolge in un crescendo che allarga gli orizzonti e crea domande che
esigono risposta.
Come
possono le donne essere libere col marito se non lo sono con se
stesse? Come possono svelarsi se fino ad oggi non l'hanno fatto? Per
prima cosa: dialogo. Seconda cosa: coraggio e sincerità.
Ecco
che allora, la lettura di un libro può diventare il tramite di una
nuova comunicazione, il veicolo di desideri inconfessati, la
riscoperta di una intimità necessaria, benefica per entrambi.
Il
famoso libro, pone l'accento sulle sfumature in cui si dipana la
personalità del signor Grey, ma non bisogna mai scordarsi che il
processo coinvolge entrambi i partner, dunque il compagno, può e
deve riconoscere con maturità, che le stesse sfumature sono presenti
ed esigono espressione anche da parte della donna.
È
vero che la sessualità maschile è attivata diversamente da quella
femminile: un uomo si eccita in prevalenza con gli occhi, stimolato
dalle immagini di un nudo, mentre la donna ha bisogno di evocare
l'immaginario, di creare un'atmosfera che non è necessariamente
affettiva, ma comunque una dimensione di agio dove potersi
abbandonare al piacere.
Quando
un uomo però accede e condivide con la sua partner questa atmosfera,
l'intero “incontro” ne trae giovamento. Lei può concedersi di
lasciarsi andare a nuove sperimentazioni, a mostrare a lui di quanta
ricchezza è fatta la sua intimità, osare essere una donna nuova e
diversa anche se in un tempo magico e sospeso; lui può farne la sua
dea, coinvolgendosi con tutti i sensi in uno spazio sacro che unisce
le anime oltre ai corpi. Quando nella coppia c'è una sana allenza,
quando ci si affida e ci si fida, quando si può giocare a
interpretare ruoli diversi, si percepisce una forza magica.
Se
questo accade, successivamente, anche nel tran tran quotidiano, la
relazione avrà nuovo slancio ed energia.
Buona
settimana
virginia
ps. Se volete approfondire l'argomento con un testo specifico, vi suggerisco "Nel giardino del desiderio. Il mondo segreto delle fantasie erotiche femminili" edito da Frassinelli e scritto dalla psicologa Wendy Maltz Suzie Boss.
Nessun commento:
Posta un commento