Oggi voglio riportare i risultati ottenuti da due
studiose francesi, Charlotte Le Van e Didier Le Gall, che hanno condotto
un’indagine ( Les Quatres visages de l’infedeltè en France . Une enqueste sociologique, 2010. Payot Paris) durata due anni nelle regioni di Parigi, Normandia e
Bretagna, cercando di ricostruire la bibliografia sessuale di 50
infedeli , 31 donne e 19 uomini di età compresa fra i 19 e 67 anni,
di varia estrazione sociale .
L’analisi
del materiale rivela una grande varietà di esperienze e una
molteplicità di possibili determinanti. Tentare di tracciare un
profilo unico del fenomeno è quindi impresa votata al
fallimento in partenza, cosicché si è elaborato una tipologia
delle diverse forme d'infedeltà incontrate, cioè un modello
esplicativo basato sui criteri distintivi dei
soggetti.
Al
di là delle esperienze singole, risulta che due logiche
contrapposte strutturano la diversità dei comportamenti, che
oscillano fra due grandi poli, indicati con i termini
"infedeltà relazionale" e "infedeltà
personale". L'infedeltà relazionale deriva da
insoddisfazione nei rapporti con il partner e si spiega in
riferimento ai problemi di coppia. L'infedeltà personale,
invece, non è
direttamente
legata al vissuto coniugale e si spiega alla luce della personalità
dell'infedele e della sua traiettoria di vita.
Questa
distinzione permette di tracciare sommariamente un primo schizzo
dell'infedeltà nel mondo contemporaneo, ma fra questi due poli
esiste un ampio ventaglio di situazioni che configurano quattro
modalità distinte, i quattro "volti dell'infedeltà"
che danno il titolo alla ricerca. Questi a loro volta si
declinano su vari registri che ne costituiscono altrettanti
sottotipi. La struttura della tipologia si può
riassumere nello schema che segue.
Infedeltà
relazionale
Volto
1 - Infedeltà
risultante da un’insoddisfazione di ordine intimo
Sottotipi:
Infedeltà
passo falso
Indefeltà
per disamore
Infedeltà
compensatoria
Volto
2 - Infedeltà strumentale
SottotipiIndedeltà per pretesto
Infedeltà per vendetta
Infedeltà per fuggire alla propria condizione
Infedeltà
personale
Volto
3 - infedeltà come esperienza
Volto
4 - infedeltà come componente normale di coppia
Sottotipi
infedeltà cronica
infedeltà per principio
Nel primo caso, quella personale, l’infedeltà nasce da un’intima insoddisfazione. In questi casi il discorso degli intervistati esprime spesso la sensazione di una carenza, sia essa di intesa sessuale, di comunicazione, di comunanza d'interessi, di sentimenti che si vanno spegnendo. Se i malintesi nella coppia sono i più vari, tutti gli infedeli di questo tipo cercano di colmare il vuoto che avvertono nella convivenza o nel matrimonio investendo in una relazione complementare e compensatoria.
Le
forme che può assumere un'infedeltà di tal genere sono tuttavia
diverse. Quando l'individuo momentaneamente reso fragile dalle
traversie di coppia si lancia di colpo in una relazione, abbiamo
a che fare con una tipica infedeltà-passo falso. Chi invece è
totalmente coinvolto nella vita di coppia, soprattutto a causa dei
figli, ma non regge più alla frustrazione che sente nei rapporti con
il partner, stabilirà una relazione extraconiugale che
tende a durare nel tempo, nella misura in cui gli permette di
sopportare la routine familiare: è l'infedeltà compensatoria.
Quando infine si è rinunciato a investire nella vita di coppia e si
profila la rottura, abbiamo l'infedeltà per disamore.
Nel
secondo tipo d'infedeltà, esclusivamente femminile nel
campione, la relazione extraconiugale è puramente strumentale:
ha la funzione di provocare la rottura con il partner (infedeltà
pretesto), di vendicarsi per la sua infedeltà (infedeltà per
vendetta) o di sfuggire alla propria condizione. In quest'ultimo
caso le donne, stanche di subire la loro esistenza, cercano nella
nuova relazione uno spazio di libertà e di valorizzazione
di sé, talora il mezzo per raggiungere un ambiente sociale più
favorevole.
Nel
terzo tipo, che riguarda essenzialmente giovani precocemente
inseriti in una relazione di coppia, l'infedeltà si pone come
un'esperienza di vita, quasi indispensabile per costruire se stessi
in maniera più completa, piuttosto che sulla base esclusiva
dell'unione monogamica.
Infine,
l'infedeltà vissuta come componente normale della vita di
coppia è propria di individui apparentemente soddisfatti nella
relazione con il partner, che nutrono tuttavia un bisogno
irresistibile di vivere storie alternative. È il caso qui di fare
una distinzione fra quella ricerca compulsiva di nuovi partner
che configura un comportamento "patologico" (infedeltà
cronica) e la rivendicazione del libero amore in nome di una
filosofia di vita edonistica e di un ruolo privilegiato
attribuito alla sessualità e alla seduzione nella costruzione
di sé (infedeltà per principio).
Questa
tipologia, basata sulle motivazioni che spingono a tradire
il partner, mostra che i significati assunti dall'infedeltà nella
vita contemporanea sono diversi e variegati, non riducibili
unicamente alla soddisfazione di un puro bisogno sessuale o
all'insoddisfazione per la vita di coppia, in quanto questi
comportamenti rimandano talvolta solo alle caratteristiche
individuali del partner infedele.
Resta
il fatto che l'infedeltà ancora oggi si inserisce in contesti e
tipi di coinvolgimento molto diversi a seconda del genere. Ciò
dipende in parte dal modo differenziale in cui uomini e donne
apprendono lo sfasamento sesso/ affettività e dal ruolo più o meno
importante che attribuiscono alla sessualità nella costruzione
di sé. Gli uomini infatti sviluppano più spesso un orientamento
individualistico in campo della sessualità, mentre le
donne privilegiano la stabilità di coppia.
Se
è vero che il sesso senza amore appare oggi socialmente più
accettabile, presso le donne è ancora poco frequente e
rientra per lo più in un aspetto particolare o marginale della loro
biografia erotica. È il caso di quelle che praticano l'infedeltà
come pretesto o come vendetta: un'avventura senza
prospettive future, vissuta come una parentesi nella propria
vita sessuale. Viceversa nelle donne, allo stato attuale poco
numerose, che praticano un’infedeltà cronica e programmatica, è
relativamente comune il sesso senza amore. Pur facendo proprio
questo tipo di sessualità, sembrano averlo adottato a seguito
di una biografia erotica molto particolare: rapporti sessuali
forzati, una storia d'amore tradita di cui serbano ancora la
nostalgia. È
questo doppio
disincanto, a quanto pare, a permettere loro di vedere il
rapporto fra sesso e sentimento in una maniera che si discosta
dal modello femminile dominante.
Quanto
agli uomini, è più comune che coltivino la sessualità senza
amore. Un fatto che colpisce è l'incapacità di alcuni di loro
di dedicarsi con la compagna di vita a certe pratiche sessuali
che riservano ai rapporti extraconiugali. Questa osservazione
induce a pensare che ancora oggi nel loro comportamento sessuale sia
in vigore 1'antica distinzione fra l'immagine della donna sposa/madre
e quella della cortigiana/prostituta.
D'altra
parte ci sono due maniere diverse di instaurare l’'infedeltà,
a seconda del genere: le donne per giustificarla chiamano in
causa una delusione, un tradimento, il fatto di avere in un certo
senso fatto fronte ai propri doveri rispetto alla vita di coppia,
mentre gli uomini non sentono il bisogno di giustificarsi in
alcun modo. Ciò fa pensare che la cosiddetta liberazione dei
costumi non abbia modificato radicalmente in questo campo le
disparità di rappresentazione e di potere fra i generi, disparità
che non ha niente a che vedere con un' opposizione naturale fra
maschile e femminile, ma dipende dall'introiezione di ruoli
sessuati soprattutto attraverso una socializzazione differenziata
all' amore e alla sessualità.
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