lunedì 2 luglio 2012

Il diritto di famiglia che non c'è



Purtroppo come avvocato matrimonialista denuncio che se in Italia la giustizia è cieca, nel diritto di famiglia è anche sorda.
La riforma di legge Paniz che vorrebbe ridurre il tempo tra separazione e divorzio ad un anno se non ci sono figli e a due anni in caso di prole continua a incontrare ostacoli.
Da chiarire che in quasi tutta Europa esiste solo il divorzio. In Italia i processi sono troppo lunghi e molti italiani hanno dato vita al turismo divorzile, tanto che 8.000 coppie in 7 anni hanno divorziato all’estero. Il legislatore italiano deve prendere atto della situazione e portare l’Italia nell’Europa dei diritti delle persone.
Ancora in Italia non sono riconosciuti i patti prematrimoniali, che in Italia non sono riconosciuti e che ridurrebbe la preoccupante congestione dicause in Tribunale e consentirebbe agli italiani di scriverele regole dei loro matrimoni in assoluta libertà, fermo il divieto di clausole vessatorie in danno di uno dei coniugi
Ma vi è di più : in Italia manca la specializzazione dei magistrati in diritto di famiglia, i giudici si occupano un po’ di tutto e a ciò si aggiunga la frammentazione delle competenze giurisdizionali che è data dall’esistenza del Giudice Ordinario, del Tribunale per i Minorenni e del Giudice Tutelare.
I magistrati per primi disattendono la l.54/2006 e non la rispettano, violando sistematicamente il diritto dei figli alla bigenitorialità.
Inoltre la mediazione familiare pur prevista viene osteggiata.
Le separazioni e i divorzi sono guerre con morti e feriti. La mediazione familiare sarebbe allora uno strumento per educare gli italiani a“litigare con civiltà, abbassando i toni e mitigando la rabbia di chi deve affrontare un percorso difficile quale la separazione.
Purtroppo quindi l’Italia, pur essendo parte importante dell’Unione Europea, è distante anni luce dagli altri Paesi sul piano della tutela dei diritti delle persone e sul piano della qualità giustizia familiare.
E quindi assisto ogni giorno a violazione di diritti senza nulla potere , in quanto molte persone non possono permettersi a livello economico un appello o una revisione.

Evi

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