Sono
stata in vacanza.
Ma
la mia voglia di scandagliare i significati dell'esistenza non si
prende mai una pausa :-)
Uno
di questi giorni ero in una stupenda spiaggia di ciottoli neri,
davanti a un mare di cristallo azzurro-verde e la mia attenzione è
stata catturata da una piccola scultura di sassi sovrapposti, che si
ergeva solitaria in una distesa di pietre levigate.
Un
piccolo dolmen fatto di equilibri sospesi e tanta attenzione.
Ispirata
da quella opera d'arte, ho provato a riprodurla [e mio marito con me ;-) ], usando pietre
diverse e cercando trame di sasso che potessero combaciare per
rendere possibile la sfida alla gravità.
È
un lavoro paziente che non vuole fretta, fatto di concentrazione,
esigente maestro di accuratezza, applicazione, impegno.
Non
basta mettere le pietre una sopra all'altra, ci vuole mano zelante,
mente ferma e placida emozione.
Ecco
i nostri risultati.
Ho
scoperto che c'è una vera e propria disciplina zen – la stone
balancing – che è anche una forma meditativa.
Infatti,
mentre costruivo passo dopo passo la mia opera, sono entrata nelle
forme, nei colori, in ogni più minuto particolare, astraendomi da
tutto il resto.
Contemplando
alla fine il risultato mi è arrivata questa considerazione.
Queste
torrette di pietra sono come le nostre vite: ognuna è unica e
irripetibile, frutto di quel momento, dell'unione magica di elementi
diversi fra loro nella forma e composizione, nei colori, nelle
sfumature.
Ogni
vita è costituita da elementi sovrapposti, da equilibri precari, da
errori che in un momento fanno vacillare la fiducia di farcela, da
cadute rovinose che ti obbligano a ripartire da capo, da momenti di
euforia dopo un traguardo raggiunto, da attimi di semplice felicità
perché tutto va come deve andare.
La
vita di ciascuno è una continua opera di costruzione. Un'opera
d'arte in progress.
La
tappa successiva tiene conto di quella precedente, proprio come il
sasso che sovrasta deve fare i conti con quello che sta sotto, per
trovare la sua posizione ottimale.
A
volte è facile. A volte è difficile. Molto difficile.
Puoi
avere a disposizione tante pietre di varie forme e superfici, di modo
da poter scegliere quelle più semplici o congeniali, così come
averne solo di poche e impossibili, con le quali comunque fare del
tuo meglio per creare un equilibrio, o qualcosa che gli si avvicini.
Il
problema è che a noi piacerebbe invece, al posto dei vacillanti
sassolini, avere sempre a diposizione i cubetti lego, quelli di
quando eravamo bambine, che magicamente trovavano l'incastro perfetto
sotto le nostre dita, che ogni giorno diventavano sempre più abili a
erigere colonne che svettavano fiere e composte.
Siamo
alla continua ricerca di certezze e fondamenta di cemento armato per
i nostri sogni.
Invece
questi si realizzano percorrendo strade tutte loro, oppure non si
realizzano, ma anche nel fallimento c'è un significato nascosto, una
lezione da imparare.
Contrariamente
ai mattoncini perfetti, le tappe dell'esistenza sono imperfette, come
le pietre.
Le
stesse pietre però hanno una storia. Non nascono con quella forma,
ma sono levigate dal mare, dal vento, dalla pioggia... come le nostre
vite sono plasmate dalle lacrime, dai sorrisi, dal rapporto con gli
altri.
Non
sono mai stata incline alla credenza che tutto è già scritto.
Il
nostro intervento è fondamentale. Sempre.
Anche
se non si possono cambiare le cose, possiamo dar loro la nostra
impronta, dare un equilibrio di senso dove apparentemente non c'è,
modificare di qualche centimetro la posizione e far sì che ciò che
è caduto possa di nuovo provare a sfidare la gravità.
E
quando ci riusciamo è un traguardo ancora più grande.
Certamente
non è più possibile avere i solidi mattoncini, ma si può invece
recuperare lo sguardo con cui da bimbe guardavamo alla nostra piccola
e grande costruzione: occhi pieni di soddisfazione e meraviglia.
La
nostra vita, così come la torre di sassi, è un'opera d'arte, che
acquista bellezza e significato per chi la coglie, non per chi la
giudica.
Oggi,
voglio rendere onore all'opera d'arte che c'è in ogni vita. Anche
nella tua.
Ben
ritrovate e buona settimana a voi.
virginia
3 commenti:
Grazie per queste considerazioni, sempre molto pregnanti e soprattutto mi arrivano sempre adatte al momento.
Claudia Rossi
Grazie a te Claudia e alla tua anima in ricerca di significati :-) virginia
una volta un amico mi ha spiegato che in Spagna si fanno per rappresentare i pensieri, una torretta: un pensiero ciao
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