lunedì 16 luglio 2012

La tua vita è un'opera d'arte



Sono stata in vacanza.

Ma la mia voglia di scandagliare i significati dell'esistenza non si prende mai una pausa :-)

Uno di questi giorni ero in una stupenda spiaggia di ciottoli neri, davanti a un mare di cristallo azzurro-verde e la mia attenzione è stata catturata da una piccola scultura di sassi sovrapposti, che si ergeva solitaria in una distesa di pietre levigate.

Un piccolo dolmen fatto di equilibri sospesi e tanta attenzione.

Ispirata da quella opera d'arte, ho provato a riprodurla [e mio marito con me ;-) ], usando pietre diverse e cercando trame di sasso che potessero combaciare per rendere possibile la sfida alla gravità.

È un lavoro paziente che non vuole fretta, fatto di concentrazione, esigente maestro di accuratezza, applicazione, impegno.

Non basta mettere le pietre una sopra all'altra, ci vuole mano zelante, mente ferma e placida emozione.

Ecco i nostri  risultati.





Ho scoperto che c'è una vera e propria disciplina zen – la stone balancing – che è anche una forma meditativa.

Infatti, mentre costruivo passo dopo passo la mia opera, sono entrata nelle forme, nei colori, in ogni più minuto particolare, astraendomi da tutto il resto.

Contemplando alla fine il risultato mi è arrivata questa considerazione.

Queste torrette di pietra sono come le nostre vite: ognuna è unica e irripetibile, frutto di quel momento, dell'unione magica di elementi diversi fra loro nella forma e composizione, nei colori, nelle sfumature.

Ogni vita è costituita da elementi sovrapposti, da equilibri precari, da errori che in un momento fanno vacillare la fiducia di farcela, da cadute rovinose che ti obbligano a ripartire da capo, da momenti di euforia dopo un traguardo raggiunto, da attimi di semplice felicità perché tutto va come deve andare.

La vita di ciascuno è una continua opera di costruzione. Un'opera d'arte in progress.

La tappa successiva tiene conto di quella precedente, proprio come il sasso che sovrasta deve fare i conti con quello che sta sotto, per trovare la sua posizione ottimale.

A volte è facile. A volte è difficile. Molto difficile.

Puoi avere a disposizione tante pietre di varie forme e superfici, di modo da poter scegliere quelle più semplici o congeniali, così come averne solo di poche e impossibili, con le quali comunque fare del tuo meglio per creare un equilibrio, o qualcosa che gli si avvicini.

Il problema è che a noi piacerebbe invece, al posto dei vacillanti sassolini, avere sempre a diposizione i cubetti lego, quelli di quando eravamo bambine, che magicamente trovavano l'incastro perfetto sotto le nostre dita, che ogni giorno diventavano sempre più abili a erigere colonne che svettavano fiere e composte.

Siamo alla continua ricerca di certezze e fondamenta di cemento armato per i nostri sogni.

Invece questi si realizzano percorrendo strade tutte loro, oppure non si realizzano, ma anche nel fallimento c'è un significato nascosto, una lezione da imparare.

Contrariamente ai mattoncini perfetti, le tappe dell'esistenza sono imperfette, come le pietre.

Le stesse pietre però hanno una storia. Non nascono con quella forma, ma sono levigate dal mare, dal vento, dalla pioggia... come le nostre vite sono plasmate dalle lacrime, dai sorrisi, dal rapporto con gli altri.

Non sono mai stata incline alla credenza che tutto è già scritto.

Il nostro intervento è fondamentale. Sempre.

Anche se non si possono cambiare le cose, possiamo dar loro la nostra impronta, dare un equilibrio di senso dove apparentemente non c'è, modificare di qualche centimetro la posizione e far sì che ciò che è caduto possa di nuovo provare a sfidare la gravità.

E quando ci riusciamo è un traguardo ancora più grande.

Certamente non è più possibile avere i solidi mattoncini, ma si può invece recuperare lo sguardo con cui da bimbe guardavamo alla nostra piccola e grande costruzione: occhi pieni di soddisfazione e meraviglia.

La nostra vita, così come la torre di sassi, è un'opera d'arte, che acquista bellezza e significato per chi la coglie, non per chi la giudica.

Oggi, voglio rendere onore all'opera d'arte che c'è in ogni vita. Anche nella tua.

Ben ritrovate e buona settimana a voi.

virginia

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per queste considerazioni, sempre molto pregnanti e soprattutto mi arrivano sempre adatte al momento.
Claudia Rossi

donneincontatto ha detto...

Grazie a te Claudia e alla tua anima in ricerca di significati :-) virginia

Francesca ha detto...

una volta un amico mi ha spiegato che in Spagna si fanno per rappresentare i pensieri, una torretta: un pensiero ciao