lunedì 30 settembre 2013

La voce del corpo


 
 
Vi sono molti modi per “sentire” il proprio corpo.

Spesso siamo così abituate ad “usarlo” che ne ascoltiamo davvero i segnali solo quando ci manda qualche dolore o sintomo di malattia, oppure nell'estasi del piacere del rapporto d'amore.

Possiamo guardarlo attraverso lo specchio, con occhi di approvazione, di rifiuto o di sfida... Possiamo conoscerlo attraverso le mani altrui, quando ci concediamo un massaggio rigenerante, o quando il nostro partner ci accarezza in maniera tenera o appassionata....

Possiamo conoscerne le prestazioni quando lo impieghiamo nello sport, mezzo per superare i nostri limiti...

Possiamo pure far finta che non sia affar nostro, finché lui non si fa sentire...

Ne subiamo le trasformazioni nell'arco del tempo, a volte accorgendoci tutto d'un tratto che c'è qualcosa che non riconosciamo, qualcosa di più o di meno, o semplicemente diverso...

Possono essere milioni le sfumature di ascolto.

Possono essere altrettanti i tipi di relazioni che si vengono ad instaurare fra noi e questo prezioso strumento che ci permette di muoverci, trasformarci, entrare in contatto con il mondo, nutrirci, riposare, godere, soffrire...ma soprattutto Essere.

Nel nostro incessante ritmo giornaliero, ci strapazziamo come non mai, anche se ci sembra normale così... l'uso e abuso delle nostre energie mette a dura prova il nostro organismo, che lascia sedimentare su di sé qualsiasi esperienza.

Il nostro corpo racconta chi siamo.

Volenti o nolenti affidiamo a lui la custodia dei nostri più profondi stati d'animo, delle nostre tensioni interiori che si fanno muscoli e tendini tesi come corde di violino fino a renderci difficili certi movimenti.

Siamo nate per manifestarci come essere armonico, fluido e libero.

Spesso invece ci ritroviamo divise, bloccate o frenate nel movimento.

Ci imbarazza dare libero spazio al nostro corpo, perché troppo frequentemente siamo vincolate da compromessi o giudizi esterni: occorre recuperare lentamente la possibilità di sciogliersi, ognuna come preferisce.

La danza libera, apre a varie possibilità.

In base al tipo di musica si possono raggiungere differenti stati d'animo o cogliere delle difficoltà. Questo può portarci a chiudersi di nuovo o a porci domande per poter andare oltre, e scoprire parti di sé inesplorate.

Quando un bambino piccolo, che appena appena riesce a stare in piedi, sente la musica, comincia a seguire il ritmo... inevitabilmente... e quello è l'approccio più innocente col quale si può fare esperienza del piacere del movimento.

Per alcune, la danza diventa un modo per esprimersi e creare attraverso il corpo delle coreografie dell'anima. Per altre forse occorrerà più tempo, ma potrebbe essere una buona idea coltivare comunque una piccola abitudine come questa, anche il sabato mattina, mentre ci si dedica alle pulizie... farlo al ritmo di una musica che ci fa ridere il cuore e ci mette in connessione con la nostra donna primordiale (o bambina, come preferite!).

Un altro modo per entrare in contatto col corpo è l'esperienza del rilassamento.

Anche se ce ne stiamo sdraiate sul divano, a leggere un libro o guardare la tv, in realtà il nostro corpo non è mai completamente rilasciato. Possiamo aiutarlo in tal senso solo ponendo un'attenzione consapevole e silenziosa sulle sue varie parti, di modo da permettere loro di allentarsi pian piano. L'esercizio del rilassamento una volta appreso, è utilissimo e semplice da usare, per prendersi una pausa rigenerante, per addormentarsi meglio, per godere appieno del riposo dopo un'attività motoria.

Le forme di rilassamento praticate in maniera costante (anche 10min al giorno!) riescono a riequilibrare i nostri parametri vitali (circolazione, respiro, attività cerebrale) e quindi donano salute e benessere.

A me piace dare voce al corpo anche nella stanza di terapia, perché spesso il punto di vista della nostra parte materica rimanda a memorie inaccessibili dal semplice verbo.

Riuscire ad entrare in un contatto profondo con il proprio corpo rappresenta una via d'accesso alla comprensione di sé, qualsiasi sia la strada che scegliate.

Ogni volta che succede qualcosa, provate a fermarvi e osservare la vostra postura, i movimenti, come il corpo partecipa in un dialogo... vi darà sicuramente delle nuove chiavi di lettura degli eventi.


Buona settimana

virginia

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