Quando si è alla ricerca di quel "qualcosa in più" (che abbiamo visto qui essere in realtà un'istanza profondamente radicata in noi stessi e solo da scoprire e lasciar sbocciare) si immagina di dover intraprendere un percorso di ascolto e disciplina, dove ogni passo è guidato da una logica organizzazione.
In realtà, come ci suggerisce Jung, occorre permettere semplicemente alla mente creativa di "giocare con gli oggetti che ama".
Per far questo a volte può essere utile andare indietro con il ricordo alle passioni dell'infanzia - i giochi, le storie, i personaggi preferiti - ottimi indizi del nostro nucleo originario.
Altre volte è necessario tornare ad aprire porte che avevamo chiuso, dietro le quali qualcosa è rimasto sospeso, e finalmente portare a compimento un desiderio o aspirazione sopita.
Altre volte ancora c'è forse bisogno di riscoprire i piccoli grandi piaceri della vita, soprattutto nel poter essere davvero noi stessi con qualcuno che ci riconosca nel profondo.
L'importante è finalmente riuscire a trovare uno spazio nella nostra vita a ciò che ci fa risplendere, perché possiamo essere quelle che siamo.
Trasformare il criticismo in creatività.
buon week end
virginia
(fonte immagini: Pinterest)
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