mercoledì 11 maggio 2011

Il dialogo e i repertori discorsivi_2



Eccoci di nuovo qua.
Ci eravamo lasciate sulla possibilità che trovaste delle alternative costruttive rispetto ai repertori comunicativi generatori di scontro e conflitto. 
Ci siete riuscite? Voi che strategie adottate per entrare in contatto con l'altro senza finire in lite?
Già nel post precedente (se lo hai perso lo trovi qui) avevamo rilevato l'importanza di ascoltare attivamente il nostro interlocutore, piuttosto che concentrarsi su tutti i mezzi possibili e immaginabili per difendere le nostre posizioni.
Quando ci poniamo in ascolto già ci mettiamo un attimo "fuori" dal nostro punto di vista, disposti a valutare ciò che la persona che abbiamo di fronte ci vuol comunicare, quindi siamo un po' meno arroccati sulle nostre convinzioni circa la sua posizione, il suo pensiero, le sue emozioni... (che a volte non corrispondono alla realtà, ma a nostre proiezioni di essa!)
Una volta ascoltato ciò che l'altro ci sta dicendo, si può esprimere la nostra opinione, ma  utilizzando repertori di questo tipo: 

Repertorio della descrizione 
Si riferisce a modalità discorsive che implicano la descrizione dei fatti così come sono avvenuti senza comportare giudizi di valore o elementi soggettivi. Tali modalità discorsive forniscono una fotografia della realtà che precede e/o accompagna le situazioni sulle quali si è chiamati a pronunciare.
Da un punto di vista formale , si costruisce a partire da verbi al presente o passato prossimo , farsi brevi, assenza di subordinate.
Es. Sta succedendo che... 

Repertorio dell’individuazione dell’obiettivo 
Si riferisce a modalità discorsive che configurano una realtà in merito ad un determinato scopo. Contribuiscono a questo repertorio sia porzioni di testo che descrivono, definiscono e citano esplicitamente gli obiettivi di un’azione (o di quanto viene detto), sia porzioni di testo che sottintendono tale riferimento, comportando la previa definizione di un obiettivo per affermare ciò che dicono, per esempio in riferimento alla valutazione dell’efficacia messa in atto. 
Es. Ti sto dicendo questo perché vorrei farti capire...

Repertorio della considerazione
Si riferisce a modalità discorsive che assumono forte  legittimità e valenza di quanto posto e si caratterizzano per offrire argomentazioni anche estremamente articolate, ma costantemente connesse all’obiettivo definito dalla domanda di riferimento.
Es. Rilevato che...inoltre, come visto...e ancora, a conferma di... si può considerare che... e questo alla fine ci porta a..(obiettivo) 

Usando questi repertori le parti riescono a generare e co-creare insieme una realtà terza  che si avvale del punto di vista e dei contributi  di entrambi e raccoglierà il meglio di entrambi!
Perché… “Two gusts è meglio che one”  come diceva la pubblicità del gelato!

E soprattutto impariamo a ringraziare il nostro partner, il nostro interlocutore degli spunti interessanti che ci offre e  in un mondo che cambia impariamo a cambiare anche noi i nostri "indiscutibili" punti di vista !

Con affetto 
Evi

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