lunedì 16 maggio 2011

La donna Lupo



Mi piace molto l’archetipo della donna lupo descritto da Clarissa Pinkola Estès nel libro "Donne che corrono coi lupi" , la quale attraverso l’analisi dell’Archetipo della donna selvaggia, intende aprire una porta a tutte le donne in cerca di sé stesse.

Mi sento donna lupo sana quando sono robusta, piena di energia, di grande forza vitale, capace di dare la vita e la morte, pronta a difendere il territorio, inventiva, leale, errante.
Dal punto di vista della psicologia junghiana, così come per la tradizione dei cantastorie, è l'anima femminile. Eppure è di più: è la fonte del femminino. E' tutto quanto è istinto, è un insieme di mondi visibili e nascosti, è la base. Ognuna di noi riceve da lei una cellula che contiene tutti gli istinti e le conoscenze necessarie alla vita.
E' la forza Vita/Morte/Vita….Perchè la donna conosce il ciclo della vita e della morte e dalla morte riceve la vita e accoglie la morte …

Riunirsi alla natura istintuale non significa disfarsi, cambiare tutto da sinistra a destra, dal nero al bianco, spostarsi da est a ovest, comportarsi da folle o senza controllo...
Significa fissare il territorio, trovare il proprio branco, stare con sicurezza e orgoglio nel proprio corpo indipendentemente dai suoi doni e dai suoi limiti, parlare e agire per proprio conto, in prima persona, essere consapevoli, vigili, rifarsi ai poteri femminili innati, nell'intuito e nella percezione, riprendere i propri cicli, scoprire a che cosa si appartiene, levarsi con diligenza, conservare tutta la consapevolezza possibile.
La donna selvaggia in quanto archetipo, e tutto quanto sta dietro di lei, è la patrona di tutti i pittori, gli scrittori, gli scultori, i ballerini, i pensatori, di coloro che compongono preghiere, che ricercano, che trovano, perchè tutti loro sono impegnati nell'opera di invenzione, ed è questa la principale occupazione della donna selvaggia. Come in tutte le arti, sta nelle viscere e non nella testa.


Quando ci separiamo dal nostro istinto , dalla natura selvaggia, questo fa sì che la personalità della donna diventi povera, sottile, pallida, spettrale.
Non siamo nate per essere cuccioli spelacchiati e incapaci di balzare in piedi, incapaci di cacciare, di generare, di creare una vita. Quando la vita delle donne è in stasi, è nel tedio, allora è tempo per la donna selvaggia di emergere; è tempo per la funzione creativa della psiche di inondare la realtà con il nostro femminile

E allora amiche lupe siamo pronte a …ESSERE?

Baci
Evi

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